Toscana, Monni e Ciuoffo: Ue estenda aiuti energia Pmi tessile

"Siano modificate le norme che penalizzano il settore"

GEN 14, 2021 -

Firenze, 14 gen. (askanews) – La Regione Toscana e il Distretto pratese del tessile chiedono la modifica delle norme che penalizzano il settore e sul punto hanno inviato all’Unione Europea un documento sulla necessità di estendere gli incentivi in vigore in campo energetico anche alle medie e piccole imprese tessili, molte delle quali appartengono al Distretto pratese. La richiesta che avanzano la Regione Toscana e il Distretto origina dalla recente consultazione pubblica che la Commissione europea ha svolto per la revisione delle linee guida sugli aiuti di Stato in materia di ambiente ed energia che a sua volta ha fatto seguito a quella del luglio 2019. L’ultima “public consultation for the revision” si è conclusa lo scorso 7 gennaio e ha avuto lo scopo di far emergere le forme di aiuto gradite e le possibili forme di efficienza energetica da finanziare. A metà 2019 la Regione e il Distretto pratese avevano partecipato all’analoga “consultazione pubblica” cercando di coinvolgere il Ministero dello Sviluppo economico con l’obiettivo di cambiare la normativa in tema di agevolazioni alle imprese grosse consumatrici di energia per far rientrare tra esse anche le imprese della filiera del tessile al fine di aiutarle per renderle più competitive rispetto ai concorrenti internazionali, dato che in molti Paesi l’energia costa meno ad altri prevedono compensazioni od agevolazioni alle imprese energivore, mentre in altri Paesi ancora si utilizza manodopera a più basso salario.

La Commissione europea fin dal 2014 ha varato un sistema di aiuti fondato su tre parametri: consumo minimo di un gigawatt/ore annuo, intensità di scambi commerciali ed intensità energetica. Sulla base delle combinazioni di questi tre parametri, in questi anni, sono state individuati gli accessi ai vari tipi di agevolazioni o benefici. L’Italia ha recepito queste indicazioni nel 2017 con la riforma degli energivori e da subito, sia attraverso il Governo che le associazioni di categoria, ha chiesto delle integrazioni. Lo scorso anno, con la prima consultazione, sono stati valutati gli orientamenti sugli aiuti di Stato per la protezione dell’ambiente e l’energia 2014-20 (Eeag, ndr). Adesso, attraverso un questionario molto tecnico, si è voluto capire sia la tipologia di revisione dei criteri di compatibilità da effettuare per la protezione ambientale che la valutazione degli aiuti di Stato a favore degli utenti ad alta intensità energetica.