Marche, varata la prima manovra della Giunta Acquaroli

"Ereditiamo regione in coma"

DIC 30, 2020 -

Roma, 30 dic. (askanews) – In poco più di due mesi varata la prima manovra della Giunta Acquaroli per un totale di 523 milioni di euro (209 milioni per il 2021, 167 milioni per il 2022, 147 per il 2023). Quattro le priorità che il presidente Acquaroli ha voluto individuare nelle sue linee di mandato – famiglia, imprese, fragilità e eccellenze – e che si sono tradotte per la prima volta in un documento di economia e finanza regionale che esprime una visione strategica prima ancora che un freddo elenco di numeri. “Abbiamo ricevuto una regione in coma – afferma l’assessore al Bilancio, Guido Castelli – già afflitta da una profondissima emergenza economica e sociale, ancora prima della pandemia, che con la crisi sanitaria si è ulteriormente aggravata. Tutti gli indicatori economici parlano di un territorio profondamente ferito e da risollevare, con una guida politica forte e responsabile. Dopo il 31 marzo si rischia una forte emergenza sociale, per questo abbiamo voluto appostare 15 milioni per sostenere le aziende delle aree di crisi complessa del territorio, e un set di iniziative di riordino delle politiche attive del lavoro finalizzato a contrastare l’emergenza sociale. A ciò si aggiunga una serie di interventi per circa 30 milioni di euro, che abbiamo messo in campo per contenere gli effetti della pandemia, che si sono già scaricati sulle attività più direttamente colpite. Lavorare per il tessuto imprenditoriale attraverso tutta una serie di misure che rendano la Regione più capace di intercettare le esigenze profonde dell’impresa marchigiana che si è fortemente trasformata negli anni, per evitare il rischio del puzzle”. In quest’ottica di rilancio della regione – aggiunge l’assessore Castelli – il primo obbligo a cui si deve assolvere è quello di diventare più efficienti. Di questi tempi il problema non è tanto trovare le risorse ma riuscire a spenderle in maniera proficua. Ci siamo resi conto che fino adesso il tasso di efficienza della spesa regionale non è adeguato alle esigenze del nostro territorio. Anche per questo metteremo mano alla riforma organizzativa della struttura dell’ente e alle partecipate, azioni che dopo la manovra di bilancio contiamo di fare entro il primo quadrimestre del 2021, con particolare riferimento alla Svim che sarà trasformata in Sviluppo Europa Marche e la Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione. Una lunga marcia inizia con un piccolo passo ma quello che abbiamo fatto è sicuramente un passo verso il futuro”.