Sisma, Corte Conti Lazio: buon uso risorse ma emergenza casa

Il disagio abitativo è ancora rilevante

DIC 23, 2020 -

Roma, 23 dic. (askanews) – La Sezione regionale di controllo per il Lazio della Corte dei conti ha presentato, con la relazione sulla gestione dell’emergenza sisma 2016 nella Regione Lazio, approvata con delibera n. 129/2020, una prima ricognizione dell’attività condotta, a partire dall’iniziale fase dell’emergenza fino a quella della ricostruzione, dalla Regione Lazio e dagli enti locali interessati dal terremoto in provincia di Rieti. L’analisi, principalmente concentrata sulle movimentazioni relative alla contabilità speciale dedicata agli interventi emergenziali (n. 6022) ha permesso di valutare spese effettuate e andamento degli interventi e di “ritenere raggiunto un buon grado di spesa delle risorse”. Infatti, nell’ambito del rapporto stanziamento/spesa, escludendo l’esercizio 2016, in cui l’utilizzo delle risorse si concentra in soli quattro mesi (settembre-dicembre), per le successive annualità si registra un rapporto entrate/spese superiore al 60%, con un picco nel 2017, in cui, a fronte di un importo ricevuto pari ad euro 157.897.822,02, il totale delle uscite ammonta ad euro 110.989.151,28 (70,29%). Tuttavia, con il passare delle annualità, la Sezione non ha rilevato, nel passaggio dall’emergenza alla ricostruzione, l’accelerazione attesa nell’uso delle risorse. Pertanto, sarà “dirimente valutare quanto (e come) sarà speso nel corso del 2020” in successivi approfondimenti, tenendo conto dell’ulteriore proroga dello stato di emergenza al 31 dicembre 2021. Con riferimento all’assistenza alloggiativa della popolazione colpita, la Sezione ha osservato come, a distanza di oltre tre anni dal sima, il contributo destinato ai nuclei familiari in condizioni di disagio abitativo sia ancora rilevante: le erogazioni nel 2019, pur diminuite rispetto al 2018, vanno, infatti, quasi ad eguagliare la spesa sostenuta nel 2017, segno inequivocabile di “una incompleta risposta all’emergenza principale post sismica, vale a dire quella di consentire alle famiglie una sistemazione abitativa stabile”. Quanto, poi, allo smaltimento macerie e rifiuti speciali, la Regione ha precisato che risulta, ad oggi, realizzato il 90% della bonifica dei territori e i fondi necessari per il suo definitivo completamento sono oggi transitati nelle contabilità degli Uffici Speciali per la Ricostruzione.