Libia, attesi domani a Mazara i 2 pescherecci liberati a Bengasi

Sicilia pronta a riabbracciare pescatori dopo 106 giorni prigione

DIC 19, 2020 -

Palermo, 19 dic. (askanews) – Mazara del Vallo si prepara a riabbracciare i 18 pescatori liberati in Libia dopo 106 giorni di prigionia a Bengasi.

I marittimi sono in viaggio nel Canale di Sicilia a bordo dei due pescherecci Medinea e Antartide, scortati dalla fregata Margottini della Marina Militare, impegnata nell’Operazione Nazionale Mare Sicuro. Il loro arrivo è previsto per domani verso mezzogiorno. Ad accoglierli sarà un grande striscione con la scritta

“Bentornati a casa” installato ieri sera nell’aula consiliare del Comune di Mazara del Vallo.

I pescatori verranno tutti sottoposti ai test anti-covid, come ha confermato il sindaco mazarese Salvatore Quinci. Si concluderà così un’odissea iniziata lo scorso 1 settembre quando i due pescherecci siciliani furono fermati dalle motovedette libiche in un tratto di mare che il Paese nord africano rivendica da 15 anni. Una prigionia durata 106 giorni è conclusa lo scorso 17 dicembre con un’operazione lampo che ha visto l’intervento del presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del ministro degli Esteri Luigi Di Maio volati a Bengasi per sbloccare la situazione. Dopo la liberazione i pescatori, che in più di tre mesi di detenzione avevano potuto sentire i parenti soltanto due volte, hanno raccontato le difficili condizioni in cui sono stati costretti a vivere la prigionia. “Eravamo in celle buie – hanno raccontato – e con poco cibo portato in scatole di metallo. Accendevano e spegnevano la luce a loro piacimento”.