Lago Maggiore a quota 1,35 metri, riuscito test estivo di 5 anni

Autorità Fiume Po guarda ora a quota 1,50 in brevi periodi estivi

DIC 18, 2020 -

Milano, 18 dic. (askanews) – Una portata d’acqua più naturale, per mantenere in equilibrio l’ecosistema interessato, e maggiore quantità di risorsa idrica disponibile in periodi di grave scarsità. Sono i risultati più rilevanti della sperimentazione coordinata nell’ultimo quinquennio dal Tavolo Tecnico della regolazione estiva del Lago Maggiore, che l’Autorità Distrettuale del Fiume Po definisce “riuscita”, tanto che ora si guarda a quota 1,50 metri, anche se solo per alcuni brevi periodi dell’anno nei mesi estivi. A proporre l’ulteriore test è stato il Segretario Generale, Meuccio Berselli, durante un incontro online tra i principali attori della sperimentazione, guidata dalla stessa Autorità, e i partners dell’iniziativa.

Uno dei principali è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha verificato periodicamente gli effetti e le dinamiche che incidono anche sulla sicurezza idraulica. Tutti hanno analizzato da diverse prospettive i risultati del Tavolo operativo e Berselli, si legge in una nota dell’Autorità, ha apprezzato il provvedimento consolidando come regola futura la possibile regolazione del livello del Lago da 1,25 metri a 1,35 metri.

Ogni centimetro di risorsa idrica trattenuta all’interno del Lago Maggiore nella fascia 100 centimetri-150 centimetri sull’idrometro di Sesto Calende corrisponde a circa 2,2-2,4 milioni di metri cubi; pertanto i 35 centimetri guadagnati arrivando a 135 valgono ogni volta si raggiunga quella quota a circa 77-80 milioni di metri cubi. “Si tratta – sottolinea Berselli – non di volume di acqua, ma di un volume di regolazione disponibile per un utilizzo multiplo utile al territorio, all’ambiente, alla biodiversità e naturalmente all’economia a base irrigua”.