Sisma Irpinia, de Magistris: disastro naturale, calamità politica

Paghiamo ancora interessi, debito Comune risale a post terremoto

NOV 23, 2020 -

Napoli, 23 nov. (askanews) – “Un disastro naturale diventato poi purtroppo calamità anche politica e camorristica per la speculazione che c’è stata sulla ricostruzione, su come è stato gestito quel fiume di denaro pubblico”. Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, ha ricordato così, in un video postato su Facebook, il terremoto del 23 novembre 1980 che costò la vita a circa 3mila persone e che interessò anche il capoluogo partenopeo dove crollò un intero stabile in via Stadera nel quartiere Poggioreale. Il sisma di cui oggi ricorrono i 40 anni, “è diventato sotto certi aspetti una calamità permanente, con ferite gravi ancora oggi. Di quel periodo di commissariamento dell’emergenza terremoto – ha aggiunto l’ex pm – ne paghiamo le conseguenze anche noi oggi perché il debito principale del Comune di Napoli risale proprio al post terremoto. Oggi paghiamo ancora gli interessi e, quindi, il disastro finanziario ereditato dal Comune di Napoli ha là la sua origine principale”. Per il sindaco “oggi è importante stringersi nel ricordo” di un evento “che ha anche unito le nostre popolazioni con una grande rete di solidarietà, e come dimenticare quella figura così rappresentativa di Sandro Pertini quando venne a visitare i luoghi del disastro. I grandi popoli rinascono anche da grandi tragedie”. E per ricordare quanto avvenne nel 1980, de Magistris ha annunciato che “non appena sarà terminata la zona rossa”, il Comune ha organizzato una mostra “inedita” fotografica e non solo “su quei giorni difficili del nostro Mezzogiorno e in particolare della Campania e della Basilicata”.