In una guida quello che i genitori devono sapere su TikTok

Realizzata con Unione nazionale consumatori e la psicologa Manca

NOV 18, 2020 -

Milano, 18 nov. (askanews) – Si presenta come una “guida all’uso sicuro dell’app più creativa del momento” e si rivolge principalmente alla platea degli educatori, genitori in primis. Parliamo di TikTok e degli oltre 100 milioni di utenti attivi mensilmente in Europa, di cui la maggior parte giovani e giovanissimi (per questa app 13 anni è l’età minima per registrarsi da regolamento). Vista la diffusione della app anche nel nostro Paese, insieme all’Unione nazionale dei consumatori e in collaborazione con la psicologa Maura Manca, è stato realizzato un documento, disponibile sul sito di Unc e sulla stessa TikTok, che ne illustra modalità e strumenti di utilizzo per “accrescere la consapevolezza” dei genitori ed “educare la comunità educante” come ha spiegato la dottoressa Manca.

La guida italiana a TikTok, che non vuole definirsi un social network ma una piattaforma di contenuti dove non ci sono influencer ma creator, dopo una panoramica generale, il glossario delle parole più utilizzate, offre ai genitori – seguendo i dieci passi del vademecum – gli strumenti e le opzioni inerenti privacy e interazione con la community da impostare per tutelare gli utenti più giovani.

In concomitanza con questa guida, la app ha ampliato anche il “collegamento famigliare”, una funzione introdotta a febbraio che consente ai genitori di associare il loro account TikTok a quello dei figli adolescenti per abilitare impostazioni riguardanti i contenuti e la privacy. Accanto a funzionalità come la gestione del tempo, per impostare un limite al tempo da trascorrere giornalmente su TikTok, piuttosto che la modalità che limita la comparsa nel feed di contenuti non appropriati a tutti, ora si possono monitorare la ricerca dei contenuti, i commenti, stabilire se rendere l’account dell’adolescente privato o pubblico e decidere se gli altri utenti possono vedere l’elenco dei video a cui il figlio ha messo “mi piace”.

Tutti strumenti di parental control che puntano ad accrescere la consapevolezza dell’uso del mezzo per poter continuare ad utilizzarlo o a farlo utilizzare ai propri figli, perchè come ha ricordato la psicologa Manca, presidente dell’Osservatorio nazionale adolescenza Onlus, “nessuna piattaforma online vuole perdere i suoi utenti, e allora il lavoro che si deve fare è garantire la sicurezza per non perdere quell’utente”. “Nessuno vuole togliere responsabilità alle piattaforme digitali – ha spiegato Irina Pavlova, head of Communications di TikTok in Italia, durante la presentazione della guida – siamo una piattaforma giovane che sta correndo e stiamo cercando di anticipare alcuni rischi”. Il prossimo step per questa guida potrebbe vedere il coinvolgimento delle scuole anche attraverso i creator di maggior successo.