Marche passano ad arancione, Acquaroli: rispettare restrizioni

Scelta fino a ieri imprevista ma i numeri oggetivamente crescono

NOV 13, 2020 -

Roma, 13 nov. (askanews) – Il passaggio della Regione Marche da gialla ad arancione è “una classificazione che fino a ieri non era prevista, seppur negli ultimi due giorni i numeri dei positivi erano oggettivamente cresciuti, in particolare quello dei sintomatici”. E “per questo stavamo studiando un’ordinanza anti-assembramento che a questo punto diventa inutile”.

Detto questo, “dispiace sicuramente veder ulteriormente compresse le nostre libertà e penalizzata la nostra economia, ma invito comunque a rispettare le misure previste dal Dpcm che avranno una validità di due settimane a partire da questa domenica compresa”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli.

“Passando da regione “gialla” a regione “arancione” – ha affermato ancora il presidente delle Marche- le restrizioni diventano più forti. Tra le misure principali, i bar e i ristoranti potranno lavorare solo con consegne a domicilio o d’asporto fino alle 22 e dovranno restare chiusi”. Ed “è vietato spostarsi tra regioni e tra comuni se non per comprovati motivi di lavoro, di salute, di studio o necessità”.