Anarchici, attentato a caserma carabinieri: 6 a giudizio

Chiesto ed ottenuto il giudizio immediato

OTT 26, 2020 -

Roma, 26 ott. (askanews) – La Procura della Capitale ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato cautelare nei confronti di sei anarchici arrestati nel giugno scorso nell’ambito dell’operazione ‘Bialystok’ dei carabinieri del Ros. Secondo quanto si è appreso il tribunale del riesame, nelle scorse settimane, ha confermato le misure che erano state emesse dal gip.

La base della presunta ‘cellula’ era il centro sociale ‘Bencivenga Occupato’. Secondo gli inquirenti il gruppo mirava poi a riorganizzare il movimento superando “ogni localismo”, per avviare una nuova fase dell’insurrezionalismo. Un documento clandestino dal titolo “Dire e sedire” – secondo i magistrati – fisserebbe l’ideologia seguita e la “conflittualità viva e accesa”.

Gli accertamenti sono stati avviati nel dicembre 2017 dopo un attentato alla stazione dei carabinieri San Giovanni. L’atto all’epoca fu rivendicato dalla sigla ‘Cellula Santiago Maldonado – Federazione Anarchica Informale-Fronte Rivoluzionario Internazionale’.

“Le nostre attenzioni si sono riversate verso i principali tutori dell’ordine mortifero del capitalismo: le forze dell’ordine. Senza di esse i privilegi, le prepotenze, le ricchezze accumulate dai padroni sarebbero nulla. Perché hanno da sempre la funzione di reprimere, incarcerare, deportare, torturare, uccidere chi per scelta o necessita si ritrova al di fuori della loro legge”, si leggeva sul documento di rivendicazione.

In quel caso l’ordigno artigianale, contenente 1,6 chili di esplosivo, provocò ingenti danni all’ingresso della caserma e per poco non aveva investito, con la sua esplosione, una passante. Le indagini sono state seguite dai carabinieri del Ros. Il pm Francesco Dall’Olio contesta anche l’incendio delle Cinquecento rosse date in car sharing. In quel caso la protesta era stata connessa all’Eni ed alle multinazionali definite “assassine” per la loro politica di “sfruttamento” e di “neocolonialismo”.