Trentino, ritrovati resti di un soldato austro ungarico

Risalenti alla Grande Guerra

OTT 21, 2020 -

Roma, 21 ott. (askanews) – A più di un secolo di distanza dalla conclusione della Grande Guerra, le montagne del Trentino custodiscono ancora i segni, i cimeli e talvolta le vittime di quella immane tragedia. Nei mesi antecedenti il lockdown è stata intensa l’attività del Corpo forestale trentino, impegnato in numerose azioni a tutela e presidio del territorio. Prima il ritrovamento dei resti di un corpo umano ad opera del personale della stazione forestale di Rovereto e Vallarsa, quindi il sequestro di numerosi reperti bellici alle pendici dei ghiacciai dell’Adamello e Presanella da parte del personale forestale della zona di Tione, quindi ultimo in ordine di tempo il rinvenimento sulle pendici dell’Ortigara, e più precisamente sul monte Civerone nel comune di Castelnuovo, di un altro soldato della Grande Guerra, da parte della Guardia Forestale di Borgo Valsugana.

Dal ritrovamento di un bottone della divisa si è potuto dedurre che il caduto militava nell’esercito austro-ungarico: tra le spoglie anche il proiettile che colpì a morte lo sventurato soldato.

Con buona probabilità, il caduto potrebbe essere una delle tante vittime delle battaglie che si sono succedute in Valsugana nel 1917. Basti pensare infatti che il monte Civerone è limitrofo alla cima dell’Ortigara, teatro della terribile battaglia, combattuta sulla montagna dal 10 al 29 giugno 1917, che comportò la perdita di oltre 25.000 uomini per l’esercito italiano e di quasi 9.000 per quello asburgico.(Segue)