‘Daspo urbano’, locali movida off limits a soggetti violenti

Può essere applicato da Questori a persone già denunciate

OTT 6, 2020 -

Roma, 6 ott. (askanews) – Un Daspo ‘urbano’ contro la movida violenta. E’ una delle misure previste nel decreto sicurezza approvato ieri dal consiglio dei ministri che dovrà passare al vaglio del Parlamento. L’obiettivo di legge nel provvedimento (in tutto dodici articoli) e “rafforzare la capacità preventiva sul cosiddetto ‘Daspo urbano'” con “l’intento di prevenire gravi episodi di violenza sia all’interno di locali che nelle immediate vicinanze degli stessi”.

In pratica, si ampliano i soggetti ai quali è “applicabile il divieto di accesso nei locali pubblici” prevedendo che possa essere adottato nei confronti dei soggetti che abbiano riportato una o più denunce o condanna non definitiva nel corso degli ultimi tre anni relativamente alla vendita o cessione di sostanze stupefacenti o psicotrope (articolo 73 del D.P.R. n. 309/1990).

Non è più necessario, quindi, attendere il passaggio in giudicato della sentenza di condanna ovvero la conferma, in grado di appello, della pronuncia di condanna di primo grado. Il Questore può adottare il provvedimento previa valutazione degli elementi derivanti dai provvedimenti dell’autorità giudiziaria e gli accertamenti di polizia.

Inoltre, nel decreto si interveniente anche sul trattamento sanzionatorio conseguente alla violazione del divieto e delle misure in parola, prevedendo, in particolare, la pena della reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 8.000 a 20.000 euro.

Nes MAZ