Tangenti e appalti truccati in Valtellina: maxi sequestro da 31 mln

Gdf arresta imprenditore edile. Altri 4 indagati a piede libero

OTT 2, 2020 -

Milano, 2 ott. (askanews) – Appalti truccati, tangenti e favori a funzionari pubblici, denaro frutto di attività illecita fatto sparire in Svizzera. Ruota attorno a questo impianto accusatorio l’operazione della Guardia di Finanza di Sondrio che ha portato all’arresto di un noto imprenditore edile dell’Alta Valtellina e al sequestro di beni a lui riconducibili (tra cui 5 società immobiliari) per un valore complessivo di 31 milioni di euro.

Il blitz è scattato nell’ambito dell’inchiesta condotta dai pm del capoluogo valtellinese Stefano Latorre e Marialina Contaldo: oltre all’imprenditore finito in carcere per corruzione, turbata libertà degli incanti, truffa ai danno dello Stato, dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, occultamento o distruzione delle scritture contabili e autoriciclaggio, sono altri 4 gli indagati, tra cui funzionari pubblici compiacenti. Accusati dai magistrati di Sondrio di aver rilasciato concessioni edilizie all’imprenditore in cambio di soldi e favori come lavori edili gratuiti o scontati. Un “sistema” che ha permesso all’arrestato di accumulare un ingente patrimonio economico dalla vendita di complessi residenziali realizzati grazie a concessioni illecite: denaro che l’uomo avrebbe trasferito in Svizzera per nasconderlo dai radar al fisco e investirlo in altre attività economiche.