Boccia: governo impugni meno leggi, Regioni rispettino impegni

"Su infondatezza e inammissibilità si va oltre il 30%"

SET 30, 2020 -

Roma, 30 set. (askanews) – “Il governo deve impugnare meno leggi regionali, soprattutto in alcune materie che spesso ci portano conflitti con le Regioni che poi risultano infondati. Ambiente, pubblico impiego, concorrenza spesso sono causa di infondatezza e inammissibilità: se su infondatezza e inammissibilità su queste materie si va oltre il 30% significa che c’è qualcosa che non va, si impugna per impugnare, ecco perchè serve l’autonomia”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, alla Commissione parlamentare per le questioni regionali della Camera, in merito all’indagine conoscitiva sul processo di attuazione del regionalismo differenziato.

Boccia ha reso noto che dal 2015 sono risultate infondate o inammissibili “il 57%” delle leggi impugnate “sulla concorrenza, il 34% su pubblico impiego ed ambiente, il 30% su finanza pubblica”.

“Alle Regioni invece – ha proseguito – dico che se si prendono degli impegni si rispettano: nel 2021 le Regioni che non hanno rispettato gli impegni 2020 non avranno la fiducia del Dipartimento Affari regionali sugli impegni dell’anno successivo. Se assumi davanti al governo l’impegno di modificare una norma e poi non la modifichi significa che stai violando la leale collaborazione. Dal 2015 ci sono oltre 280 impegni non ottemperati da parte delle Regioni, numeri alti rispetto alla mole dell’attività normativa” e “non possiamo più tollerarlo”, ha concluso Boccia.