Al Politecnico di Milano obiettivo +300% aule innovative entro 2022

Ateneo vuole diventare "campus globale" anche con 500 nuovi alberi

SET 28, 2020 -

Milano, 28 set. (askanews) – Per essere un punto di riferimento per il Paese e per il sistema universitario internazionale, il Politecnico di Milano intende nei prossimi anni mettere in opera politiche riconducibili a tre pilastri: individuo, campus globale e impatto. Lo si legge nel piano strategico 2020/2022 presentato oggi dal rettore, Ferruccio Resta. Un documento, aggiornato dopo l’esperienza Covid, che prevede, tra l’altro, un aumento del 300% delle aule didattiche innovative, la messa a dimora du 500 nuovi alberi e la creazione di un centro di technology foresight al servizio del Paese per cercare di prevedere il futuro in materia tecnologica.

Il primo pilatro mira a rimarcare i valori e i bisogni dell’essere umano, per porlo al centro dei percorsi che intraprenderemo, valorizzando il talento e la capacità di cogliere e di affrontare le grandi sfide tecnologiche e sociali. Il secondo pilatro punta a garantire spazi fisici e servizi innovativi che favoriscano l’integrazione di studenti, docenti, ricercatori, anche internazionali, e alumni. Il terzo pilatro vuole infine aumentare il contributo che il Politecnico è in grado di generare in favore della società, dell’innovazione scientifica e tecnologica per uno sviluppo sostenibile e inclusivo.

Essere un Campus globale, in particolare, per l’università milanese significa riconoscersi in un ateneo aperto, internazionale e multiforme, con un approccio multiculturale e umanistico, ma anche adeguarsi ai migliori standard in termini di offerta di servizi, ma anche di sviluppo sostenibile degli spazi. Perciò proseguiranno con maggiore intensità le iniziative volte al miglioramento della vita nei campus, tenendo conto delle esigenze di vivibilità, di studio e di aggregazione, nella prospettiva di una maggiore valorizzazione dei luoghi del Politecnico e della città.

Quanto al terzo pilatro il Politecnico, coerentemente con le più recenti tendenze globali, forte delle relazioni intessute, intende accrescere il proprio impatto sulla società civile, favorendo un’innovazione scientifica e tecnologica sostenibile e responsabile, in grado di adoperarsi per la ripartenza in ottica post Covid. La generazione di tale impatto si concretizza nell’accesso ai fondi europei per la ricerca, nelle interazioni e negli scambi con altri atenei internazionali, nella promozione del trasferimento tecnologico su scala globale. È considerato poi essenziale affermare la centralità dell’ateneo nei processi di definizione delle politiche industriali. Fondamentale sarà infine il ruolo dell’ateneo nel definire prospettive tecnologiche (technology foresight) al servizio del Paese.