Scuole al gelo per truffa alla Provincia di Varese: due indagati

Finanza sequestra oltre 850mila euro a cinque società

SET 23, 2020 -

Milano, 23 set. (askanews) – La guardia di finanza di Varese ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare (un arresto ai domiciliari e un obbligo di firma) nei confronti di due professionisti accusati di truffa aggravata ai danni della Provincia, frode in pubbliche forniture e falsità ideologica. Lo hanno comunicato le stesse fiamme gialle, spiegando che contestualmente sono stati sequestrati oltre 850mila euro nei confronti di cinque società ritenute coinvolte negli illeciti, per responsabilità amministrativa degli enti derivante dalla commissione di reati.

I due indagati sono “professionisti esterni” incaricati di vigilare sulla corretta esecuzione dei lavori e del collaudo del contratto di appalto del valore di oltre 29 milioni di euro, relativo alla gestione clima e riqualificazione tecnologica degli edifici della Provincia. Sempre secondo quanto comunicato dalla Finanza, dalle indagini è emerso che, “almeno a partire dal 2016, uno dei professionisti, (quale direttore esecutivo del contratto) avrebbe falsamente attestato la regolarità esecutiva dei lavori, nonostante non fossero stati realizzati completamente. Inadempimenti quantificati poi in 2,5 milioni euro dalle nuove imprese subentrate nell’appalto: in questa fase “si è inserita la condotta del secondo professionista che, all’atto del collaudo finale, avrebbe quantificato in 850mila euro il valore delle opere non realizzate”.

Le investigazioni hanno fatto emergere “gli accordi illeciti intercorsi tra i due professionisti finalizzati ad alleggerire la posizione delle imprese inadempienti, per le quali, uno di essi, da libero professionista, aveva prestato collaborazione”. Tali forzature avrebbero portato alla redazione di un rapporto finale ed al rilascio del certificato di collaudo in cui sarebbero stati ulteriormente ridotti i valori delle inadempienze, arrivando a quantificarli in circa 250mila euro.

Condotte queste “che avrebbero riverberato gravi effetti sulle attività didattiche dello scorso anno scolastico in numerosi istituti della provincia che sono state caratterizzate dal non corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento durante il periodo invernale”.