Abruzzo, riuniti i due filoni del processo di Rigopiano

Prossima udienza il due ottobre. No del gup a nullità atti

SET 18, 2020 -

Pescara, 18 set. (askanews) – E’ stato aggiornato al prossimo due ottobre il processo di Rigopiano al termine di una lunga giornata di lavoro. Sono stati riuniti i due procedimenti sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), spazzato via da una valanga il 18 gennaio 2017, nella quale persero la vita 29 persone. L’unificazione del procedimento madre, che vede 25 imputati, a quello sul presunto depistaggio, in cui sono coinvolti dipendenti della prefettura e anche l’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo è stata decisa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, nel corso dell’udienza preliminare di oggi. Dopo quasi 8 mesi i famigliari delle vittime hanno potuto finalmente seguire il processo. Cinque le aule predisposte, insieme con un maxischermo, per le norme anti Covid. Il gup, inoltre accolto le richieste di esclusione dal processo avanzate dai legali dei cinque responsabili civili, ossia Presidenza del Consiglio, ministero dell’Interno, Regione Abruzzo, Provincia di Pescara, Comune di Farindola. Una decisione legata alla mancata partecipazione delle parti agli accertamenti tecnici irripetibili effettuati nel corso dell’inchiesta. Dopo la riunione dei due procedimenti l’avvocato di parte civile Romolo Reboa ha chiesto la nullità degli atti, non condividendo l’organizzazione predisposta dal Tribunale. Il gup Gianluca Sarandrea ha respinto la richiesta spiegando che “la possibilità di esercitare il diritto di difesa, nonostante i disagi legati all’emergenza Covid, sia stato pienamente garantito”.