Venezia 77, Oliver Stone: sono ottimista sulla vittoria di Biden

"Pandemia negli Usa gestita male, felice di essere a Venezia e sostenere festival"

SET 8, 2020 -

Venezia, 8 set. (askanews) –

di Antonella Benanzato

La pandemia mal gestita dall’amministrazione americana, la necessità di un cambio della guardia alla Casa Bianca, ma anche la difficoltà di fare un film nel suo paese, Oliver Stone si racconta in un’intervista dal Lido di Venezia dove, in occasione della 77esima Mostra del Cinema ,ha presentato il suo libro autobiografico ‘Cercando la luce’, edito da La Nave di Teseo. Stone al festival ha apprezzato molto il film di Antonio Pisu, prodotto dalla Genoma films di Paolo Rossi Pisu, “Est – Dittatura last minute” con Lodo Guenzi, leader del gruppo musicale Stato sociale, Matteo Gatta e Jacopo Costantini. Stone è a Venezia per la quarta volta, riuscì a portarci anche Chavez quando presentò il suo documentario “South of the border” nel 2009 alla 66^ Mostra del Cinema. 

Da osservatore critico del suo paese, il regista di “Natural born killers” altro film che portò a Venezia,  si dice “ottimista” sulla possibile vittoria di Joe Biden alle prossime elezioni americane. “Sono ottimista sulla vittoria di Biden – ribadisce – ma non perché  pensi sia particolarmente ammirevole, non vedo grandissima differenza fra Trump e Biden. Tuttavia, in questo momento ,ritengo sia importantissimo togliere Trump dalla presidenza, anche se mi preoccupa il modo in cui usano la pedina dell’influenza russa sulle elezioni per appoggiare il partito democratico in opposizione a Trump”.

Anche il Covid 19 e l’emergenza sanitaria negli Stati Uniti poteva essere gestita meglio dall’amministrazione Trump. ” Non si sta gestendo bene, c’e’ stata tanta confusione, sarebbe bastato dare dei segnali chiari e indicazioni più precise e molto probabilmente ne saremmo gia’ fuori, così come l’Italia sembra esserne uscita”, ha aggiunto il regista.

Presentare la sua autobiografia a Venezia al festival è motivo di soddisfazione per Oliver Stone che ci torna sempre molto volentieri. “Sono contento di essere venuto in Italia a sostenere un festival come quello di Venezia. E’ la quarta volta, sono venuto con “Natural born killers” (1994), “Wall trade center” (2006),  e “South of the border” (2009), il mio documentario su Chavez. Ma questa volta è diverso, e speciale per me, perché sono qui con il mio libro “Chasing the light, cercando la luce”. Sono particolarmente contento di dare il mio sostegno a un festival come questo in questo momento. Ho anche visto un film davvero interessante che si intitola ‘Est’, diretto da Antonio Pisu è una produzione indipendente  ed  è la storia di 3 giovani italiani, una storia vera, 3 ragazzi che intraprendono un viaggio in Romania. E’ un film divertente con una bella trama”.

La pandemia è percepita al festival di Venezia attraverso le misure di sicurezza imponenti messe in atto dalla Biennale e, del resto, la Mostra del Cinema di Venezia è il primo festival internazionale a ripartire dopo il lockdown. “Il covid ha causato dei danni immensi in tutto il mondo – ha proseguito Oliver Stone- economici, fisici, sociali, più di quanto sarebbe giustificato dai numeri. Penso che prima o poi siamo destinati tutti a prenderlo, come tutti abbiamo preso l’influenza. Ma ho i miei dubbi che sia davvero un virus pericoloso e severo come dicono, non ho prove ovviamente. Credo sia un peccato che il mondo si sia fermato cosi’ tanto, non credo fosse necessario tanto dramma”.  A Stone piacerebbe avere dei progetti cinematografici in Italia, anche se al momento non ce ne sono all’orizzonte ” penso sarebbe più facile per me girare un film in Italia e inseguire un mio sogno di regia piuttosto che in America, dove sono un regista difficile e che non viene considerato alla stessa altezza rispetto all’Italia dove mi chiamano maestro. Stavamo sviluppando un progetto con Martha de Laurentiis, una serie televisiva chiamata ‘La dolce vita’, molto interessante, ma anche quella e’ stata bloccata dal covid. Sto finendo due documentari, su JFK e sull’energia nucleare, di cui abbiamo molto bisogno, e’ un tema importante, per abolire l’uso del carbon fossile, la ricerca di energia pulita, e poi non so. Vedremo”.