Cultura, Fvg si candida a sede conferenza Unesco learning cities 2021

Intervento oggi a Trieste

SET 6, 2020 -

Roma, 6 set. (askanews) – La Regione Friuli Venezia Giulia si candida a ospitare a Trieste nel 2021 la quinta edizione dell’International conference on learning cities, promossa dall’Unesco Institute for lifelong learning. Lo ha comunicato oggi a Trieste l’assessore regionale all’Istruzione nel corso di uno specifico focus inserito all’interno di Esof2020 e dedicato alla partnership sull’apprendimento continuo sottoscritta dalla Regione con il Comune di Modi’in- Maccabim-Re’ut e l’Unione delle municipalità israeliane.

Come ha evidenziato l’esponente della Giunta regionale, la possibilità di ospitare il prossimo anno la Conferenza di un’opportunità va a rafforzare la corsa del Friuli Venezia Giulia al conseguimento, da parte dell’Unesco, del titolo di Learning Region.

Da parte sua il governatore della Regione, intervenuto al dibattito attraverso un videomessaggio, ha sottolineato come non solo le collaborazioni tra gli stati, ma anche quelle tra le regioni e le comunità locali, favoriscano la capacità delle istituzioni nel dare risposte concrete e innovative alle richieste dei territori, in termini di lavoro e di sviluppo economico e sociale.

L’investimento nel capitale umano, come è stato spiegato dai massimi vertici della Regione, rappresenta un requisito fondamentale per la crescita di una comunità. La connessione di questa strategia a un circuito internazionale avvantaggia i processi innovativi e lo scambio di prassi virtuose.

L’assessore regionale, ricordando i contenuti della partnership con le istituzioni locali israeliane, ha ribadito il valore di una formazione continua e permanente, capace di accompagnare le persone nel corso di tutta la vita. Con una serie di plurimi obiettivi, tra cui quello lavorativo, ovvero lo sviluppo delle competenze coerentemente alle richieste del mondo produttivo, essendo esso un requisito essenziale per una politica che miri a una occupazione che garantisca qualità produttiva e sviluppo sociale.

Ma il valore della Lifelong learning, come ha ricordato l’assessore, comprende anche la finalità di intervenire sulle fasce più fragili della popolazione, attivando processi basati sull’apprendimento e la consapevolezza delle proprie capacità, affinché possano favorire l’inclusione lavorativa e sociale delle persone.