Terra dei fuochi, più a rischio la fertilità dei giovani

Scoperto un nuovo meccanismo di danno al Dna degli spermatozoi

AGO 7, 2020 -

Napoli, 7 ago. (askanews) – Si torna a parlare dei danni al sistema riproduttivo dei giovani che vivono nelle zone inquinate della cosiddetta Terra dei Fuochi. Da poco pubblicato sulla prestigiosa rivista International Journal of Molecular Science, un nuovo studio nell’ambito del progetto di ricerca EcoFoodFertility, che mette in luce un inedito meccanismo di danno al Dna degli spermatozoi da eccesso di metalli pesanti nello sperma, fornendo ulteriori dati ai precedenti lavori già pubblicati dal gruppo di ricerca sul maggior rischio fertilità per i giovani di Terra dei Fuochi.

La biologa molecolare, Marina Piscopo, del Dipartimento di Biologia dell’università Federico II di Napoli, ha analizzato le proteine nucleari basiche di spermatozoi umani in 240 individui: 160 residenti nella Terra dei Fuochi e 80 in zone a basso impatto ambientale, residenti nella provincia di Salerno, reclutati nell’ambito del Progetto di ricerca EcoFoodFertility, coordinato da Luigi Montano, UroAndrologo dell’Asl di Salerno e presidente della Società italiana di Riproduzione Umana che da tempo sta valutando il seme maschile come sentinella della salute, non solo riproduttiva, della popolazione in relazione all’inquinamento territoriale.

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