Ex Embraco, Cirio: Patuanelli ci convochi o andiamo a Roma

Ultimatum del presindente del Piemonte: "Regione tradita"

LUG 28, 2020 -

Torino, 28 lug. (askanews) – “Chiediamo di essere convocati da Patuanelli sulla vicenda Embraco, chiediamo di fissare una data entro 48 ore. Dopodiché ci autoconvochiamo a Roma”. E’ l’ultimatum lanciato dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, al termine dell’incontro con una delegazione di lavoratori e sindacalisti della ex Embraco, dopo che la società che aveva rilevato lo stabilimento di Riva di Chieri (Torino) è stata dichiarata fallita dal Tribunale del capoluogo piemontese.

“Siamo già stati una volta, lì ho fatto il primo sciopero della mia vita, probabilmente farò il secondo. Quando penso che ci sono 400 famiglie che non possono programmare la loro vita perché hanno l’incertezza del futuro, allora penso che il loro presidente debba scendere in piazza”, ha attaccato Cirio, richiamando il governo alle proprie responsabilità: “La reindustrializzazione di quell’area non l’ha decisa la Regione Piemonte, l’ha decisa il governo, il ministero ha deciso quali dovevano essere i soggetti a cui affidare la reindustrializzazione e in che modo farla. Ma non è mai partita. Il senso di presa in giro è profondo”.

“Embraco diventi un caso nazionale perché se siamo europei non possiamo farci concorrenza l’un l’altro. Inoltre diventi caso nazionale perche’ se il governo mette il timbro dello Stato, allora poi deve assumersi la responsabilità di garantire quello che ha timbrato. La Regione si sente tradita, chiediamo a gran voce il rispetto per i lavoratori”, ha concluso Cirio.

Oggi in piazza Castello, davanti alla sede della Regione hanno manifestato gli operai Ex Embraco, che hanno letto un appello indirizzato al premier Conte.