In Trentino rafforzata distribuzione di “casosonetti anti-orso”

Coperchio azionato con una manopola

LUG 14, 2020 -

Roma, 14 lug. (askanews) – Nonostante le difficoltà operative causate dall’emergenza Covid-19, nel corso della primavera 2020 è proseguita l’attività mirata a prevenire l’avvicinamento degli orsi ai centri abitati, tramite la modifica dei cassonetti marroni da 120 litri in uso per la raccolta del rifiuto umido. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra il Servizio Foreste e fauna della PAT e ASIA, l’Azienda Speciale per l’Igiene Ambientale che si occupa della gestione dei rifiuti in valle dell’Adige, valle dei Laghi, altopiano della Paganella e valle di Cembra.

In particolare, l’altopiano della Paganella è stato interessato dalla posa di circa 40 nuovi cassonetti anti orso, in sostituzione o in aggiunta a quelli esistenti, portando così a circa 200 il numero dei cassonetti attualmente sul terreno (una parte dei quali in valle dei Laghi).

La modifica a tali bidoni interessa il coperchio, che viene rinforzato e dotato di una serratura azionabile dagli utenti tramite la rotazione di una manopola che lo mantiene chiuso, rendendone difficile l’apertura agli orsi che in tal modo non possono accedere al contenuto.

Constatando che, purtroppo, spesso i cassonetti non vengono richiusi bene dopo il conferimento dell’umido, rendendo così inefficace la chiusura anti orso, il Servizio Foreste e fauna e ASIA hanno ideato e realizzato un adesivo mirato a ricordare all’utenza la necessità di richiudere attentamente i bidoni dopo ogni utilizzo.

In proposito va ricordato che gli orsi, in particolare gli esemplari più giovani, possono essere attirati dalle fonti di cibo incautamente o – peggio ancora – volontariamente rese disponibili, diventando progressivamente dipendenti dagli avanzi di cibo di origine umana e troppo confidenti nei confronti dell’uomo: una conseguenza negativa, chiaramente da evitare.