‘Ndrangheta, gip Milano: Pio “padrone” dell’Hotel in Liguria

Aveva imposto suite gratis per la compagna e minacciava dipendente

GIU 30, 2020 -

Milano, 30 giu. (askanews) – Alfonso Pio, uno dei presunti affiliati alle cosche della ‘ndrangheta attive in Brianza, agiva “di fatto come padrone dell’Hotel del Golfo” di Finale Ligure, comune della Provincia di Savona. Lo evidenzia il gip di Milano, Guido Salvini, in un passaggio dell’ordinanza che ha portato all’arresto di Pio e di altre 3 persone per estorsione e aggravata dal metodo mafioso e usura.

Nel provvedimento, il giudice milanese si sofferma sulla capacità intimidatrice di Pio (figlio del 74enne Domenico Pio e cugino di Candeloro Pio, ritenuti dagli inquirenti affiliati alle locale di Desio), che proprio facendo leva sulla propria appartenza alla ‘ndrangheta già dal 2016 aveva imposto che la sua compagna “soggiornasse gratuitamente in una suite a lei riservata, sia nella stagione estiva che in quella invernale, nonostante l’Hotel fosse chiuso al pubblico da ottobre ad aprile”.

Inoltre, sempre in base a quanto emerge dall’ordinanza firmata dal gip Salvini, “in almeno in un occasione nel giugno 2018” avrebbe minacciato di morte il responsabile di sala dello stesso hotel affermando che la sua compagna “può prendere quello che vuole… sono io il capo”. Poi, in data successiva al primo agosto 2018, avrebbe picchiato lo stesso dipendente impossessandosi dei contanti presenti in cassa.

Secondo quanto ricostruito nelle indagini condotte dai pm Adriano Scudieri e Francesco Cajani, a confermare l’appartetenza di Alfonso Pio alla ‘ndragheta sono poi i colloqui degli altri tre arrestati intercettati dagli inquirenti. Tra questi Omar Petrocca che tra l’altro lo definisce come persona “difficile da far ragionare”.