Big Data per analizzare rischio sismico nei comuni italiani

Presentati risultati Progetto Caesar II

GIU 17, 2020 -

Roma, 17 giu. (askanews) – E’ ora a disposizione dei comuni italiani un nuovo strumento estremamente potente che li metterà in condizioni di accedere alle tecnologie più sofisticate per analizzare il rischio sismico all’interno del loro territorio. Oggi, nel corso del webinar “Caesar II, i Big Data contro il rischio sismico per i comuni italiani”, sono stati infatti presentati all’Agenzia per la Coesione Territoriale e all’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI) i principali risultati del Progetto Caesar II ‘ControllAre, mitigare e gestire l’Emergenza Sismica: Analisi costi-benefici e multi-criterio di scenari di impatto per la Riduzione del Rischio e l’incremento della Resilienza’. Al webinar – che è stato trasmesso dalla piattaforma web del Centro Interdipartimentale “Raffaele d’Ambrosio” – LUPT, dell’Università degli studi di Napoli “Federico II”- hanno partecipato i sindaci dei comuni che hanno preso parte e contribuito allo sviluppo del progetto, Vincenzo Servalli, Sindaco di Cava de’ Tirreni, che è anche l’ente capofila, Antonio Maria Imperatrice, Sindaco di Grumento Nova (Pz) e Antonio Torrisi, del Servizio Rischio Sismico e vulcanico del Dipartimento della Protezione Civile della Regione Sicilia. A illustrare il progetto il professor Giulio Zuccaro, professore di Scienza delle Costruzioni all’Università Federico II di Napoli, membro della Commissione Grandi Rischi e Supporto strategico al coordinamento per l’attuazione del progetto per il Comune di Cava de’ Tirreni, insieme a Riccardo Monaco dell’Agenzia per la Coesione Territoriale – Autorità di Gestione del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, Francesco Amedeo Lasco, anche lui dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. A raccogliere gli esiti del progetto per i Comuni Italiani, Antonio Ragonesi, Responsabile AREA Relazioni Internazionali Sicurezza, Legalità e Diritti Civili, Ambiente e Protezione Civile Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ANCI che inquadrerà le ricadute del progetto nel più ampio quadro delle strategie di mitigazione del rischio sismico.

“Il senso del progetto è quello di mettere a disposizione di tutti i comuni italiani, anche quelli più piccoli, meno attrezzati e quindi più esposti, uno strumento molto potente per la valutazione dell’impatto sismico sul proprio territorio, con una capacità di risoluzione molto stretta che arriva a definire mappe con griglie di 250 metri di lato”, ha dichiarato Zuccaro. Più o meno a livello di singolo quartiere. Primi comuni a fare da pilota per questa iniziativa sono i Comuni di Cava de’ Tirreni in Provincia di Salerno, Grumento Nova in provincia di Potenza e Nicolosi in Provincia di Catania. In questi ultimi mesi i tecnici del progetto hanno censito e catalogato circa 6000 edifici in tutti e tre i comuni, in modo da arricchire il database su cui girano gli algoritmi di Caesar ll, allo scopo di rendere il sistema ancora più affidabile e di collegare questa applicazione all’interno dei processi decisionali e pianificatori delle amministrazioni comunali e dei singoli professionisti che lavorano nei comuni.

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