Provenzano: ripensare il regionalismo, più potere allo Stato centrale

"Titolo V da riformare e va introdotta una clausola di supremazia"

GIU 10, 2020 -

Roma, 10 giu. (askanews) – “Il regionalismo va ripensato, diamo più potere allo Stato centrale”. E’ il pensiero del ministro del Sud, Giuseppe Provenzano, in un’intervista a ‘Il Messaggero’.

L’emergenza coronavirus ha “ancora una volta mostrato quanto sia necessario rafforzare i presidi centrali. Lo abbiamo visto nella gestione sanitaria. Vantiamo il sistema sanitario migliore al mondo, ma poi se andiamo a guardarci dentro, ci accorgiamo che ne abbiamo 20 diversi. E questo ha determinato diversità inaccettabili nelle garanzie dei diritti dei cittadini. Ed è un tema che si riproporrà identico nella ripartenza”, spiega Provenzano.

“Non so se siano maturi i tempi per rivedere gli assetti istituzionali, ma l’inadeguatezza del Titolo V della Costituzione è emersa in tutta la sua evidenza. A partire dalla mancanza di una clausola di supremazia dello Stato”, prosegue il ministro.

“Credo comunque che a prescindere dalle riforme costituzionali vadano rafforzati i presidi centrali. Non si tratta di ricentralizzare, ma di centrare lo Stato rispetto alla debolezza storica delle istituzioni. Ed è forse arrivato il momento di fare un bilancio del regionalismo italiano a 50 anni dall’istituzione delle Regioni: se guardiamo la storia di questo Paese, notiamo che la crescita è rallentata purtroppo proprio negli ultimi 50 anni, anche per il venire meno di presidi centrali forti di indirizzo e di investimento”, sottolinea Provenzano a ‘Il Messaggero’.