Silvia Romano, Ceccardi: controllare Ong, finirla con riscatti

"Non possono mandare queste ragazze allo sbaraglio"

MAG 11, 2020 -

Firenze, 11 mag. (askanews) – “Io me la prendo con quelle Ong che mandano queste ragazze allo sbaraglio. Tutti noi crediamo che sia giusto aiutare i bambini e le popolazioni meno fortunate dell’Africa a casa loro, ma se mandiamo dei volontari questo deve essere fatto con un continuo controllo da parte delle nostre autorità governative e in condizioni di sicurezza. Altrimenti ci ritroviamo a pagare, come sempre, profumati riscatti ai rapitori e fondamentalisti. È l’ora di finirla. “. Così, in un post su Facebook, l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi, sulla liberazione di Silvia Romano.

“Non me la prendo con Silvia Romano -precisa Ceccardi- per la sua conversione religiosa più o meno volontaria. Io non sono stata 18 mesi sequestrata da una banda di spregiudicati fondamentalisti islamici, senza vedere o sentire la mia famiglia, pensando di morire da un giorno all’altro. Non posso giudicare lo stato psicologico di questa giovane ragazza. Molte persone vittime di una lunga prigionia sono vittime della Sindrome di Stoccolma, che le porta ad amare i propri carcerieri. È un meccanismo psicologico perverso, ma molto comune tra chi subisce un trauma del genere”.

“Un abbraccio a Silvia, che magari circondata dall’affetto dei suoi cari avrà modo di riprendersi dallo shock e ritrovare la propria identità di donna occidentale”, conclude Ceccardi.