Coronavirus, Pd Veneto: disabilità, centri diurni chiusi

"Regione paghi gestori privati per servizi a famiglie"

MAR 25, 2020 -

Venezia, 25 mar. (askanews) – “Da quasi tre settimane sono chiuse le strutture semiresidenziali per minori e persone anziane, con disabilità, con dipendenze e con disturbi di salute mentale, che sono il cuore dei servizi territoriali cosiddetti “diurni”, sociali e socio-sanitari, da sempre gestiti dalle ULSS su delega dei comuni”.

Così il Pd del Veneto in una nota che rivolge un appello al presidente del Veneto, Luca Zaia e all’assessore alla Sanità, Manuela Lanzarin.

“Dall’inizio della grave crisi sanitaria per COVID-19 – si legge nel comunicato – le persone più fragili del nostro territorio veneto gravano sulle famiglie, con un carico assistenziale supplementare che si somma alle difficoltà che tutti vivono. In Veneto 8.426 persone con disabilità sono inserite in strutture semi-residenziali ed altre 8.271 persone sono giornalmente occupate nell’integrazione sociale in ambiente lavorativo (SIL). Da tre settimane queste persone sono a casa e sono diventate dei fantasmi! Senza contare quelle degli altri servizi, Salute Mentale in primis”.

” Era ed è necessario che la Regione – conclude il comunicato – recepisca e dia seguito a quanto così stabilito dal Decreto del Governo attraverso chiare indicazioni da fornire alle ULSS territoriali: c’è bisogno di un intervento chiaro della Regione che metta in condizione gli enti ad attivare i servizi”in altra forma”(domiciliari, a distanza, in ambienti sicuri e dedicati) per non incorrere in violazioni della sospensione o per non dover altresì richiedere gli interventi di sostegno del reddito per il personale non impiegato”.