Sicilia, frode su fondi agricoltura: 16 arresti, 36 mln sequestri

Emesse 24 misure cautelari. Sequestrate 14 imprese

MAR 4, 2020 -

Palermo, 4 mar. (askanews) – Una maxi operazione della Guardia di Finanza di Palermo ha fatto luce su una presunta frode ai danni dello Stato e dell’Unione europea per l’ottenimento di fondi pubblici. Ventiquattro le misure cautelari emesse: in totale 16 gli arrestati (4 in carcere e 12 ai domiciliari) e 8 persone sottoposte all’obbligo di dimora nel comune di residenza, con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Con lo stesso provvedimento il gip di Palermo ha anche disposto il sequestro di beni per un totale di circa 36 milioni di euro: 14 imprese, di cui 3 con sede all’estero (Ungheria, Austria e Romania), per circa 24 milioni e disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per oltre 12,5 milioni, pari all’ammontare dei contributi pubblici indebitamente percepiti. Bloccata, inoltre, l’erogazione di contributi indebiti per ulteriori 3,5 milioni di euro.

I reati contestati agli indagati sono, a vario titolo, associazione per delinquere, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità materiale e ideologica in atto pubblico, rivelazione di segreto d’ufficio, soppressione e occultamento di atti pubblici.

Le indagini dei Finanzieri del Gruppo Tutela Spesa Pubblica del Nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo si sono concentrate sull’iter di concessione di finanziamenti pubblici in agricoltura nell’ambito dei PSR (Programma di Sviluppo Rurale) Sicilia 2007/2013 e 2014/2020 che ruotano intorno all’I.P.A. (Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura) della Regione Siciliana, ente deputato alla valutazione circa l’ammissibilità delle istanze volte ad ottenere le pubbliche provvidenze, di origine europea e nazionale.

L’operazione è stata chiamata “Gulasch – Amici miei”.