Caso Rosso, Piazzese: rispetto ma non condivido decisione Riesame

Legale dell'assessore della Regione Piemonte

GEN 9, 2020 -

Roma, 9 gen. (askanews) – “Rispetto ma non condivido la decisione del Tribunale del Riesame di conferma della custodia in carcere. Non sussiste alcuna esigenza cautelare perché non vi è agli atti alcun elemento che dimostri un collegamento né in allora né tantomeno oggi con la criminalità organizzata. In trent’anni di attività politica Roberto Rosso non ha mai avuto nulla a che fare con la criminalità organizzata. La tesi della procura è che Rosso sia ricattabile in quanto non avrebbe confessato. Rosso ha reso interrogatorio in cui ha ricostruito tutti i passaggi della vicenda e ha collaborato con i Pubblici Ministeri. Non può certo confessare un reato che ha la consapevolezza di non aver commesso”. Questo il commento di Giorgio Piazzese, legale dell’assessore della Regione Piemonte Roberto Rosso, arrestato per voto di scambio politico-mafioso, dopo la conferma della decisione del Tribunale del Riesame.

“Rosso era totalmente ignaro del fatto che gli altri indagati potessero essere collegabili alla criminalità – continua Piazzese – e se lo avesse anche soltanto immaginato, avrebbe certamente evitato qualsiasi rapporto con loro. Aspetto di leggere le motivazioni che il collegio si è riservato di depositare per valutare l’eventualità di un ricorso in cassazione”.