Bologna, colpito alle spalle ragazzo ucciso davanti a villa

Procuratore: capire se ci sono presupposti per legittima difesa

DIC 6, 2019 -

Roma, 6 dic. (askanews) – “Da una prima verifica del corpo sembra che il ragazzo sia stato colpito alla scapola”, così il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato spiega al giornale radio Rai alcuni dettagli dell’indagine sulla presunta rapina in villa in provincia di Bologna finita con la morte di un ragazzo non ancora identificato. “Ovviamente la risposta definitiva la possono dare solo gli accertamenti di natura tecnica: la perizia balistica e l’autopsia, soprattutto bisogna cogliere la traiettoria del colpo e capire anche se sia stato diretto o di rimbalzo”. Le parole del procuratore chiariscono il perché sia stato necessario iscrivere il custode 68enne che ha sparato nel registro degli indagati, una conferma che il ragazzo è stato colpito alle spalle inciderebbe sulla sua posizione. “La legittima difesa va verificata in positivo” – aggiunge il procuratore – ” e in questo caso non era assolutamente autoevidente, quindi c’è stata la necessità tecnica di indagare il custode”. Sul reato ipotizzato, omicidio preterintenzionale, il procuratore spiega: “non è importante quale reato sia ipotizzato, tanto che in un primo momento era stato anche secretato. L’importante è il merito: le perizie commissionate e gli accertamenti devono permetterci di capire se ci siano i presupposti della legittima difesa oppure dell’eccesso colposo. Questo è importante”.