Venezia, Dalle Rose: nessuno ha mostrato solidarietà per città

Nuova lettera aperta scritta dalla contessa

NOV 15, 2019 -

Roma, 15 nov. (askanews) – ‘Dopo lunghe ed interminabili sorde 48 ore, in cui abbiamo ascoltato pazienti le opinioni, le critiche, i consigli e perfino visto i sorrisi divertiti dei selfie dei turisti (e non solo) davanti allo scenario di una devastazione incontrollata ed a tratti irreversibile, ancora nessuna proprio nessuno ha proposto di donare a Venezia ed ai suoi cittadini tutti (senza lode ed onori, senza titoli o presunti titoli) a questi numerosi guardiani del faro, un aiuto per la ricostruzione, il restauro, la ricerca concreta e tecnologica al problema del cataclisma innaturale dell’immersione di questo antico, preziosissimo e delicatissimo monumento dell’umanità di 830 ettari di terreno, la più grande opera di master painting della storia le tableau vivent Venezia e dei suoi 1100 anni di Storia della Repubblica Serenissima di Venezia’. Così scrive in una lettera aperta Chiara Modica Donà Dalle Rose, esponente di rilievo della classe intellettuale femminile di Venezia, Presidente della Biennale Internazionale di Arte Sacra, componente del Cda dell’Università d’Architettura di Venezia.

‘Innaturale, se non è una svista è del tutto innaturale che l laguna di Venezia si trasformi in mare aperto e questo è il frutto di attività poste in essere in questi utlimi cinquant’anni dal canale dei petroli al passaggio delle grandi navi nel bacino di san Marco. Non è il lento fisiologico invecchiare di una città, che sia chiaro a tutti. E poi oggi sono veramente esterrefatta più di ieri se penso che la bellissima Chiesa di Notre Dame di Parigi, il 16 aprile 2019, in poche ore ha provocato una valanga di dichiarazioni filantropiche e mecenatiche da ogni parte del globo, a prescindere che siano poi stati versati o siano rimaste mere lettere morte, ed invece per Venezia neppur una banconota, neppure falsa o moneta di cioccolato o una mera dichiarazione d’intenti, il nulla: un silenzio assordante’, continua Donà Dalle Rose.

‘L’unico, preziosissimo, vero ed autentico aiuto oltre che dalle Forze dell’Ordine, dai giovani volontari provenienti da Mestre, da Mirano, da Mogliano , da Padova, da Treviso e dai giovani di Venezia, dal collegio militare della marina Morosini ad altri istituti che hanno aiutato senza sosta, dopo avere cercato di riparare le loro scuole e strutture, le altre scuole, gli ospedali, le case di cure, i commercianti, le persone anziane . Eppure Venezia è grande, è antica, è tutta antica, e soprattutto è larga – da nord a sud- 3240 metri, è lunga, da est a ovest, 4630 metri. Ha una superfice di 830 ettari e un perimetro di 11.575 m. La sua laguna e’ lunga 50 km.e larga 10 km. Le isolette che formano la città sono 116 di cui 24 a Castello, 13 a S.Marco , 7 a S.Polo, 13 a S. Croce ,32 a Cannaregio ,17 a Dorsoduro e 10 alla Giudecca. I ponti sono 438 di cui 337 pubblici , 72 privati , 7 interni , 300 in pietra ,59 in ferro e 49 in legno. I rii sono 176, 170 i campanili, 2000 i pozzi e 148 le chiese!’. (Segue)