Radiomica, nuova frontiera della diagnostica per immagini-VIDEO

A Milano il convegno promosso dal Centro Dignostico Italiano

NOV 15, 2019 -

Milano, 15 nov. (askanews) – Un’arma in più contro i tumori e le malattie neurodegenerative. E’ la radiomica, cioè l’applicazione dell’intelligenza artificiale alla dignostica per immagini e allo studio delle caratteristiche genetiche della persona. Delle prospettive aperte da questo nuovo approccio dignostico si è parlato al convegno a Milano “Radiomics and Artificial Intelligence 2020 from Technology to the Patient” promosso da Centro Diagnostico Italiano – CDI, Università degli Studi di Milano e Università Campus Biomedico di Roma.

Sergio Papa, direttore della Diagnostica per immagini del Centro Diagnostico Italiano: “La radiomica è l’espressione dell’imaging diagnostico e l’avanzamento di esso verso la medicina personalizzata: nel tempo riusciremo a portare a compimento delle diagnosi che non siano soltanto presenza o assenza della malattia ma anche dare un giudizio sull’evoluzione di quella specifica malattia in quello specifico paziente. Vuol dire, dal punto di vista di un radiologo, il poter distinguere fra due lesioni che al nostro occhio appaiono identiche”.

La Radiomica è oggi uno strumento fondamentale nell’evoluzione della radiologia. Secondo Roberto Grassi, presidente della Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventistica, si tratta di una rivoluzione tecnologica che potrà avere molteplici applicazioni in diversi distretti dell’organismo e importanti ricadute cliniche: “Consentirà di aver informazioni utili non solo per la diagnosi, non solo per individuare quali geni possono predisporre l’insorgenza di una neoplasia, ma addirittura quali geni possano condizionare la morfologia della lesione e soprattutto quale terapia e quale prognosi potrà avere quel paziente con quella determinata lesione”. Le informazioni di tipo predittivo garantite dalla Radiomica andranno a vantaggio dei pazienti, come ha sottolineato Isabella Castiglioni, professore ordinario in Fisica Applicata presso l’Università di Milano Bicocca: “Può portare un grosso vantaggio ai pazienti in ottica di medicina personalizzata e di precisione, in quanto attraverso le caratteristiche lette sulle immagini dei singoli pazienti si possono avere delle informazioni sulla loro particolare risposta a una data opzione terapeutica o sulla prognosi, cioè su come progredisce per il singolo paziente la malattia”.

La radiomica è l’esempio di come oggi per fare ricerca in medicina occorra l’integrazione delle competenze di diversi scienziati in una logica multidisciplinare. Come ha sottolineato Papa, che ha presentato una inziativa del Cdi in questa direzione: “Nell’ambito del gruppo Bracco, il Centro Diagnostico Italiano e i nostri ricercatori stanno iniziando una nuova attività che sarà allocata molto probabilmente presso il Mind, il Milano Innovation District, che noi chiamiamo Innovation Hub: è una realtà all’interno del Gruppo nella quale le nostre persone si interesseranno prevalentemente di Data Science, di medicina personalizzata – e quindi temi di radiomica e di uso dell’intelligenza artificiale applicata – e di nuove tecnologie diagnostiche.

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