Mela Alto Adige Igp aderisce a campagna comunicazione in Europa

Con il claim "Europa, dove la qualità è di casa"

OTT 16, 2019 -

Roma, 16 ott. (askanews) – Quella della Mela Alto Adige IGP è una storia di successo, sotto tanti punti di vista. Con un’estensione di 18mila ettari, l’area dell’Alto Adige dedicata alla coltivazione della mela è la più vasta area europea chiusa destinata alla frutticoltura. La produzione negli ultimi anni è sempre stata in crescita e nel 2018 in Alto Adige è stato raccolto quasi 1 milione di tonnellate di mele, pari al 10% dell’intero raccolto nell’Unione Europea. Per quanto riguarda il biologico, l’Alto Adige è anche uno dei maggiori fornitori dell’UE: circa un quarto delle mele bio in Europa viene dalla regione. Si tratta di un prodotto che viene esportato e apprezzato in tutto il mondo. La mela altoatesina infatti viene esportata in 50 nazioni e nella solo Unione Europea 1 mela su 10 è altoatesina. Il 50 – 60% del raccolto, a seconda della stagione commerciale, è destinato all’esportazione. Il mercato principale è la Germania con circa il 20% di tutte le esportazioni, seguono Scandinavia, Spagna e i paesi del Nord Africa. Ma la mela altoatesina trova apprezzamento anche in posti decisamente più esotici come lo Sri Lanka, le Seychelles, il Qatar, la Guinea e l’Etiopia.

Nel 2005 l’Unione europea ha riconosciuto a questo frutto conosciuto in tutto il mondo il marchio di qualità IGP. Il Consorzio Mela Alto Adige ha aderito nel 2018 alla campagna “Europa dove la Qualità è di casa”, insieme al Consorzio Speck Alto Adige, al Consorzio Vini Alto Adige e al formaggio Stelvio DOP. Il programma, co-finanziato dall’Unione europea, prevede iniziative di informazione sul mercato interno italiano e nei mercati di esportazione come la Germania, i Paesi Bassi e la Svezia, orientati al mondo del b2b e del b2c, e utilizza i quattro prodotti alto-atesini come esempi di eccellenza per descrivere i regimi di qualità europea.

L’Unione Europea ha conferito la denominazione IGP a ben 13 varietà di mele: Braeburn, Elstar, Fuji, Gala, Golden Delicious, Granny Smith, Idared, Morgenduft, Jonagold, Pinova, Red Delicious, Topaz, Winesap. Moltissime infatti sono le tipologie di mela altoatesina, dalle più note alla riscoperta di antiche varietà.

Il Consorzio, in sinergia con tutti i soggetti e gli Enti che ne fanno parte, rappresenta nel panorama nazionale dell’ortofrutta una realtà estremamente dinamica che ha saputo cogliere le intuizioni e le suggestioni dei tanti ambiti che gravitano intorno al settore. Ne è un esempio il Progetto Interreg AppleCare, realizzato in collaborazione con il Centro di Sperimentazione Laimburg, che indaga i possibili effetti della mela sulle allergie ai pollini della betulla. Questa iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione tra diversi enti, quali il Centro di Sperimentazione Laimburg, l’ospedale di Bolzano, l’Università di Medicina di Innsbruck, ed è stata cofinanziata dal Consorzio Mela Alto Adige oltre che dal Fondo europeo di sviluppo regionale. Un progetto importante che ha permesso di ipotizzare un’immunoterapia innovativa basata sul consumo di mele da parte dei pazienti affetti da questo tipo di allergia come alternativa al farmaco.