S.Boeri porta la Grande Muraglia Verde a conferenza Onu sul clima

"Vedremo finalmente una nuova alleanza tra le foreste e le città"

SET 24, 2019 -

Milano, 24 set. (askanews) – Il presidente della Triennale di Milano, Stefano Boeri, ha presentato alla Conferenza dell’Onu sul clima di New York la proposta di una Grande Muraglia Verde, progetto di forestazione urbana già avviato in Africa che l’architetto milanese vorrebbe estendere in altri continenti. “Siamo entrati in una nuova fase della storia umana – ha commentato l’architetto in una nota – nella quale vedremo finalmente una nuova alleanza tra le foreste e le città, cioè tra due ambienti che la nostra specie ha sempre tenuto separati in quanto espressione l’uno del massimo di artificio e l’altro del massimo di naturalità. Gli alberi e i boschi non saranno più solo una presenza decorativa o un ambiente da circoscrivere in aree protette, ma diventeranno parte integrante della sfera di vita di milioni di cittadini del mondo”.

L’idea, basata sul fatto che i cambiamenti climatici stanno aumentando l’esposizione delle città-regioni a siccità, ondate di calore, venti estremi, inondazioni e frane, colpendo centinaia di milioni di persone, è quella di estendere la visone del “Great Green Wall”. Il grande progetto, coordinato dall’Unione Africana, sta realizzando un sistema forestale e agricolo lungo 8.000 chilometri e largo 15 che dal Senegal all’Etiopia mira a bloccare la desertificazione e a ricreare nell’area subsahariana ambienti favorevoli alla coltivazione e alla vita delle popolazioni insediate. Si propone di realizzare nei pressi di 90 città dall’Africa alla Asia Centrale 500.000 ettari di nuove foreste urbane e 300.000 ettari di foreste naturali da mantenere e ripristinare entro il 2030.

Un altro dato di partenza è il fatto che le città del mondo producono circa il 70% della CO2 presente nell’atmosfera e che le foreste e i boschi ne assorbono il 40%. Aumentare le superfici boschive attorno e all’interno delle città del mondo moltiplicherebbe quindi la capacità di resilienza delle aree urbane e ridurrebbe drasticamente, grazie ai processi di fotosintesi delle piante, la produzione di CO2. Boeri, esperto di forestazione urbana, è capo di un gruppo di ricerca che sta lavorando al “Great Green Wall of Cities” con la Fao, insieme a Royal Botanic Gardens Kew, Arbor Day Foundation, C40, UN-Habitat, Cities4Forests, SISEF (Società Italiana di Silvicoltura e Ecologia Forestale), e l’ Urban Forest Research Center in Cina.