Salute, a Torino nuovo centro Neurochirurgia funzionale alle Molinette

Nuovi ambulatori e tecnologie innovative

SET 18, 2019 -

Roma, 18 set. (askanews) – E’ stato inaugurato il nuovo Centro di Neurochirurgia funzionale dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Michele Lanotte). Nuovi ambulatori e nuove tecnologie per rendere fruibile ai cittadini il nuovo approccio clinico-gestionale, unico in Italia, del Centro della Città della Salute di Torino. La struttura così realizzata è unica nel panorama nazionale, gode di tutte le più recenti innovazioni tecnologiche e terapeutiche e, utilizzando i più moderni approcci gestionali, attraverso una maggiore efficienza operativa, consentirà di ridurre le liste di attesa e di aumentare ulteriormente l’indice di attrazione di pazienti da altre regioni italiane. Il riconoscimento dell’attività svolta a livello nazionale è testimoniata dalla significativa percentuale (circa il 35%) di pazienti con disordini del movimento che afferiscono al Centro di Torino dalle altre regioni italiane. “Siamo responsabili dell’erogazione di innovative terapie e trattamenti chirurgici di alta specialità per le persone con malattie croniche veramente molto invalidanti per la qualità della vita, quali la malattia di Parkinson, le distonie, i tremori, l’epilessia e la nevralgia trigeminale ed altre sindromi dolorose di grado severo” dichiara il professor Lanotte. La Neurochirurgia funzionale è una branca della neurochirurgia che si prefigge di migliorare, mediante un approccio chirurgico, malattie del sistema nervoso centrale e periferico dovute ad un alterato funzionamento dei circuiti neuronali. Essa ha come scopo la modulazione ed il ripristino delle funzioni e dei circuiti neuronali attraverso interventi chirurgici prevalentemente di stimolazione. L’approccio chirurgico più utilizzato è la neuromodulazione elettrica mediante l’impianto di elettrodi cerebrali, che, collegati ad un pacemaker, possono determinare un significativo miglioramento delle suddette malattie o mediante l’impianto di elettrodi spinali per il trattamento di sindromi dolorose farmaco-resistenti. Accanto alla neuromodulazione elettrica esiste la possibilità di interventi di neuromodulazione chimica con l’impianto di sistemi di infusione di farmaci direttamente nel compartimento intratecale per il trattamento del dolore di origine neoplastica o per il trattamento della spasticità di origine encefalica o midollare.(Segue)