Orlandi, Vaticano: ossario al Camposanto, perizia il 20 luglio

Dopo che le tombe di due principesse sono state trovate vuote

LUG 13, 2019 -

Città del Vaticano, 13 lug. (askanews) – Dopo l’apertura di due tombe relative a due principesse tedesche nel Camposanto Teutonico, in Vaticano, alla ricerca dei resti di Emanuela Orlandi e la scoperta che esse non convenevano resti scheletrici – né della ragazza scomparsa nel 1983 né delle principesse, la Santa Sede, come preannunciato, ha appurato che nel cimitero erano stati compiuti “lavori di ampliamento” della struttura negli anni Sessanta e Settanta e, in una ulteriore ispezione, ha individuato “due ossari collocati sotto la pavimentazione di un’aerea all’interno del Pontificio Collegio Teutonico, chiusi da una botola”. Lo rende noto la sala stampa vaticana. Gli ossari “sono stati immediatamente sigillati” e sabato 20 luglio, comunica sempre il Vaticano, verranno riprese le “attività peritali” alla presenza di periti nominati dalla famiglia Orlandi.

“A seguito delle attività istruttorie avviate l’11 luglio scorso al Campo Santo Teutonico, si sono svolti – come annunciato – accertamenti sia di carattere documentale che di carattere logistico, dai quali è emerso che – come risulta agli atti del Pontificio Collegio Teutonico – tra gli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso sono stati effettuati lavori di ampliamento del Collegio stesso. In quel periodo i lavori hanno interessato l’intera aerea cimiteriale e l’edificio del Collegio Teutonico”, si legge in un comunicato vaticano. “Essendo pertanto possibile che le spoglie delle due Principesse siano state traslate in altro luogo idoneo del Campo Santo, sono state svolte con le maestranze competenti le conseguenti verifiche per constatare la situazione degli ambienti attigui alle tombe. Tali ispezioni hanno portato alla individuazione di due ossari collocati sotto la pavimentazione di un’aerea all’interno del Pontificio Collegio Teutonico, chiusi da una botola. Tali ossari sono stati immediatamente sigillati per il successivo esame e repertazione dei materiali ossei ivi giacenti, sempre nell’ambito e con le modalità richieste dalle attività istruttorie. L’Ufficio del Promotore di Giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, nelle persone del Promotore Prof. Gian Piero Milano e del suo Aggiunto Prof. Alessandro Diddi, ha dunque disposto, con apposito provvedimento, che tali operazioni avvengano alla presenza dei periti dell’Ufficio e di quelli nominati dalla Famiglia Orlandi, nonché del personale specializzato del Corpo della Gendarmeria e delle stesse maestranze già impiegate. La ripresa delle attività peritali è stata fissata per sabato 20 luglio, alle ore 9.00”.