Aceto Balsamico di Modena Igp compie 10 anni di tutela

Consorzio: riportata ad unità un settore molto frammentato

LUG 4, 2019 -

Modena, 4 lug. (askanews) – L’Aceto Balsamico di Modena costituisce un “elemento di fondamentale importanza per il tessuto sociale, culturale ed economico” del territorio modenese e della Regione Emilia Romagna; un patrimonio “creato, protetto e valorizzato” da imprenditori lungimiranti che ha sempre potuto contare sull’appoggio istituzionale soprattutto per quanto riguarda l’attività di promozione e valorizzazione”, e che oggi più che mai è sostenuto nelle sue battaglie legali dal ministero e dai rappresentanti del governo italiano. Lo ha detto Luciano Nieto, capo della segreteria tecnica del ministro delle Politiche Agricole, in occasione del primo anniversario dei dieci anni della registrazione come Indicazione Geografica Protetta dell’Aceto Balsamico di Modena Igp a livello comunitario avvenuta il 3 luglio 2009.

In dieci anni “attraverso un lavoro relazionale importante – ha spiegato Federico Desimoni, direttore del Consorzio di Tutela dell’Igp – è stato possibile fare sintesi tra diversi soggetti presenti al momento della registrazione e riportare ad unità un settore molto frammentato, fino ad arrivare al riconoscimento pubblico come ‘Consorzio di Tutela’ ad opera del ministero delle Politiche agricole nel marzo 2014. Con il riconoscimento ministeriale è iniziato un lavoro focalizzato soprattutto sulla tutela della denominazione, in particolare la costituzione di un ufficio vigilanza e di un team di legali operanti a livello nazionale e in altri Paesi europei, l’avvio dell’attività di vigilanza” che hanno portato negli anni a “numerosi successi a livello stragiudiziale e, nell’ultimo periodo, a provvedimenti sia amministrativi che giudiziali molto positivi per la tutela della denominazione”.