Unipd: Su Marte migliaia di “giovani” vulcani di fango

Un scoperta che rimette in discussione l'attività del pianeta

GIU 27, 2019 -

Padova, 27 giu. (askanews) – Su Marte, nella zona di Arcadia Planitia un’ampia regione delle pianure del nord del pianeta, scoperta un’area di 12.000 km2 con migliaia di vulcani di fango, cioè edifici di emissione prodotti dalla risalita di acqua, sedimenti e gas anziché dall’emissione di lave. La scoperta, pubblicata su «Scientific Reports» di Nature Research dal team dell’Università di Padova coordinato dalla dottoressa Barbara De Toffoli del Dipartimento di Geoscienze, rimette in discussione l’attività finora ipotizzata del pianeta e apre un nuovo scenario su quanta acqua sia in effetti rimasta nelle profondità del pianeta. La produzione di migliaia di vulcani di fango, dovuta alla mobilizzazione di grosse masse d’acqua in risalita dal permafrost marziano, sarebbe avvenuta infatti solo 370 milioni di anni fa.

Il sottosuolo di Marte è ancora un ambiente poco studiato a causa di una barriera tecnologica che non permette il sondaggio approfondito come quello che è possibile sviluppare sulla Terra. La conoscenza della profondità a cui si trova il permafrost marziano è il risultato di una ricerca americana del 2010. Per primi, i ricercatori dell’Università di Padova, hanno applicato una combinazione di analisi geomorfologica e analisi frattale ai vulcani di fango studiati per poi creare un collegamento tra forme di superficie e i livelli di permafrost nel sottosuolo.

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