Università Padova: studio malattie genetiche fegato aiuta capire

Come intervenire su quelle epatiche più comuni

GIU 25, 2019 -

Padova, 25 giu. (askanews) – Le malattie genetiche e congenite del fegato, specie quelle che colpiscono le vie biliari e conosciute come colangiopatie, sono patologie a rara incidenza e fino a pochi anni fa anche poco studiate. Negli ultimi anni sono diventate oggetto di un crescente interesse che ha generato nuove conoscenze sinora mai sistematizzate in modo da ricavarne una visione unificata.

Da tempo il Dipartimento di Medicina Molecolare dell’Università di Padova collabora su questi temi con il gruppo di ricerca di Mario Strazzabosco, direttore del Laboratorio di Epatologia Traslazionale al Liver Center della Yale University School of Medicine in America. I risultati di questi studi congiunti e le loro implicazioni sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista «Nature Reviews Gastroenterology & Hepatology».

L’articolo che ha tra gli autori Luca Fabris, Massimiliano Cadamuro e Valeria Mariotti del Dipartimento di Medicina Molecolare (DMM) dell’Università di Padova, Mario Strazzabosco della Yale University, e Jesus Banales, ricercatore del Biodonostia Health Research Institute dell’Università spagnola di San Sebastian, dimostra come dallo studio della fisiopatologia di malattie causate da un singolo difetto genetico possano derivare informazioni cruciali e possibili target terapeutici di rilevanza anche per le malattie epatiche acquisite e più comuni, di natura infettiva, immunologica o tossico-farmacologica.