Firenze, 25 giu. (askanews) – La Toscana dichiara guerra alla plastica sulle spiagge. Dopo l’annuncio del protocollo tra Giunta e balneari, arriva l’ok del Consiglio alla legge regionale “Misure per la riduzione dell’incidenza sull’ambiente”, che vieta, ufficialmente, l’utilizzo della plastica monouso ovunque, al mare: negli stabilimenti, nelle spiagge libere e nei locali vicini alle spiagge. Sanzioni saranno previste per i gestori e per i singoli avventori. “Ma al più presto -ha spiegato in aula l’assessore Vittorio Bugli- partirà una campagna informativa, perché nessuno sia colto alla sprovvista”.
“Siamo i primi Italia a fare una legge del genere anticipando gli effetti della direttiva europea, e di una legge italiana che ancora non è arrivata”, ha spiegato la consigliera del Pd, Monia Monni. “E’ un problema di grandissima emergenza”, ha aggiunto.
“E’ un testo di legge molto breve -ha aggiunto Bugli- l’obiettivo è togliere di mezzo la plastica monouso, a meno che non sia compostabile, sia nei locali, nei ristoranti, nei bar prospicienti alle spiagge, sia nell’utilizzo dei cittadini sulle spiagge stesse. In una prima fase transitoria permetteremo ai gestori di smaltire ordini fatti precedentemente. La campagna di informazione sarà mirata anche all’ingresso di ogni bagno e di ogni spiaggia libera. Devo ringraziare il sistema delle associazioni dei balneari. Ho trovato persone e aziende non solo collaborative ma che hanno spesso sollecitato ad accelerare in questa direzione. Il divieto sarà attuato Comune per comune dai sindaci con proprie ordinanze, perché ogni Comune ha un regolamento diverso”.
A Marco Stella (Forza Italia) che obiettava come “nessuno si preoccupi degli effetti sulle aziende che producono monouso”, Bugli ha replicato: “aziende sono anche quelle balneari e non possono più tollerare di far un’offerta scadente ai propri clienti. Anche questa è un’esigenza di mercato”.