Bocelli a studenti Campani: impegnatevi nella vita a produrre bellezza

Durante evento organizzato al Teatro San Carlo da Generali

MAG 19, 2019 -

Napoli, 19 mag. (askanews) – “Ragazzi vi esorto a impegnarvi nella vita a produrre la bellezza, ma per fare questo occorre rimboccarsi le maniche, avere voglia di fare qualcosa, dando tutto voi stessi, senza aspettare un aiuto dallo Stato, dalla famiglia o dai genitori”. Così Andrea Bocelli si è rivolto a 700 studenti campani presenti al Teatro San Carlo di Napoli, per un incontro con il grande tenore italiano, evento inserito nel progetto Alternanza Scuola-Lavoro, destinato agli istituti superiori della Campania, organizzato da Generali Italia. A fare da padrone di casa, Marco Sesana, country manager e Ceo di Generali Italia.

Le parole più ricorrenti dell’incontro, nella formula domanda degli studenti, risposta di Bocelli e Sesana, sono state “impegno” e “passione”. Il maestro, entrando nel pratico, ha ricordato ai giovani provenienti anche da scuole di musica e conservatori, che per mettere in scena un’opera servano oltre 1.000 anni di studio. “Un’opera richiede un’orchestra molto spesso composta da 90 elementi, tutti musicisti che hanno studiato come minimo 10 anni di conservatorio. Dieci anni moltiplicato 90 orchestrali fanno 900 anni di studio. Se poi aggiungiamo anche il coro e il direttore d’orchestra, alla fine dei conti, per mettere in scena un’opera non bastano 1.000 anni di studio”, ha detto Bocelli catturando l’attenzione di tutta la platea.

Da parte sua il Ceo di Generali Italia, rivolgendosi agli studenti, ha sottolineato che “la cosa bella è non solo che la passione vi ha scosso, ma vi ha fatto fare anche qualcosa di straordinario, qualcosa di non comune”, alludendo al progetto Alternanza Scuola-Lavoro. “Continuate su questa strada, lasciate un segno, fate qualcosa che migliori la società, qualcosa che crei un po’ di bellezza”, ha aggiunto Sesana. “Qualsiasi cosa vogliate fare nella vita, il musicista, il manager o l’artista, coltivate le vostre passioni a 360 gradi”, ha esortato.

Il progetto Alternanza Scuola-Lavoro “continuerà anche il prossimo anno”, ha annunciato Sesana. “Speriamo che i ragazzi trovino tutte le risposte che vogliono in questi progetti e soprattutto trovino qualcosa in cui cimentarsi, lavorare, portare qualcosa di proprio e contribuire al miglioramento del Paese”, ha aggiunto.

Sollecitato da una domanda a parlare della sua prima volta sulla scena, Bocelli ha confidato che “tutte le prime volte che ho calcato un palcoscenico ho provato un terrore autentico e ogni volta che mi trovavo in scena mi chiedevo ‘ma chi mi ha obbligato a fare questo? Perché lo faccio?’ La risposta veniva sempre dalla coscienza: lo faccio per passione, solo per quello”, ha aggiunto il maestro ricordando che “la musica è un linguaggio universale che parla al cuore e all’anima di tutti”.

Nell’ambito di Valore Cultura, il programma di Generali Italia nato nel 2016 con l’obiettivo di rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più ampio e di avvicinare le famiglie, in particolare i giovani, a questo mondo – è stato avviato il progetto Alternanza Scuola-Lavoro del Teatro San Carlo, destinato ai ragazzi degli istituti superiori della Campania e in particolare, a quelli delle periferie di Napoli.

Articolato in due edizioni consecutive, il progetto ha visto la partecipazione di circa 1.500 studenti l’anno. L’Alternanza scuola-lavoro ha previsto percorsi formativi con laboratori sulle arti e mestieri dello spettacolo (canto compreso) e ha offerto la possibilità ai ragazzi, provenienti anche da ambienti disagiati della città e della regione, di apprendere un mestiere.

Per gli studenti, che il 5 aprile hanno invaso le strade di Napoli con un flash mob dedicato a Gershwin, sono poi in calendario due altri appuntamenti. Domani e mercoledì Generali Italia metterà a disposizione di 300 ragazzi (150 per serata) i biglietti per i due concerti che Bocelli terrà al San Carlo: il tenore ritorna sul palco dello storico teatro partenopeo dopo 13 anni proponendo un programma lirico quasi identico o a quello portato in scena in febbraio al Metropolitan Opera house di New York.