Lazio, Lombardi (M5s): esposto-denuncia contro Unicem Guidonia

Richiesta al tribunale di Tivoli per indagare sul cementificio

MAG 2, 2019 -

Roma, 2 mag. (askanews) – Una richiesta di apertura di indagini volte ad appurare la legittimità dell’uso dei combustibili derivati dai rifiuti CSS e CDR nei cementifici per stabilire se le emissioni prodotte dal cementificio Buzzi Unicem di Guidonia Montecelio, in provincia di Roma, siano più dannose per l’ambiente e per la popolazione di quelle normalmente prodotte tramite il solo utilizzo di combustibili fossili. È la richiesta avanzata nell’esposto-denuncia presentato alla Procura della Repubblica, presso il tribunale di Tivoli da quattro portavoce M5S: gli eurodeputati Piernicola Pedicini, Fabio Massimo Castaldo, Dario Tamburrano e la consigliera regionale del Lazio Roberta Lombardi. Da un’analisi della documentazione pubblicata dai principali gruppi cementieri italiani, è stato accertato che praticamente tutti, in misura variabile, utilizzano, combustibili derivati da rifiuti e scorie da inceneritori. 

I rischi sono maggiori emissioni di metalli pesanti tossici, in particolare mercurio, piombo e cadmio, con la relativa esposizione dei lavoratori. A ciò si aggiunga che l’alluminio metallico eventualmente proveniente dai rifiuti resiste e permane nel cemento anche dopo la lavorazione e compromette sul lungo tempo la sua resistenza meccanica. “Il coincenerimento dei rifiuti nei cementifici è una questione delicata – affermano i portavoce M5S – che chiama in causa la salute di tutti cittadini e, in particolar modo, quella dei bambini esposti in maniera più evidente a cromo e cadmio. Dopo aver ricevuto varie segnalazioni da diversi cittadini e aver presentato esposti per altri cementifici in diverse regioni d’Italia che utilizzano combustibili derivati dai rifiuti chiediamo alla magistratura di intervenire anche a Guidonia Montecelio: la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente devono essere una priorità ed è giusto fare chiarezza quanto prima”.