Sequestrati 2 falsi Modigliani in mostra a Palermo, due indagati

Potevano fruttare 18 mln, trovati anche altri beni contraffatti

APR 18, 2019 -

Roma, 18 apr. (askanews) – Al termine di una indagine chiamata “Palazzo Bonocore”, su delega della Procura di Palermo i carabineiri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno sequestrato due dipinti falsamente attribuiti al maestro Amedeo Modigliani esposti in mostra al Palazzo Bonocore del capoluogo siciliano.

L’approfondimento investigativo svolto dai militari del Reparto Operativo – Sezione Falsificazione ed Arte Contemporanea – si è concentrato subito (l’evento è stato inaugurato nel novembre dello scorso anno) sulle poche opere “reali” esposte all’interno della mostra, che proponeva principalmente un percorso artistico basato su proiezioni fotografiche multimediali di alcuni capolavori del maestro livornese. In particolare gli investigatori specializzati del Reparto Operativo, prendendo spunto da alcune notizie acquisite dalle “fonti aperte” e sulla base di analoghe esperienze investigative, attraverso gli organizzatori dell’evento hanno acquisito la documentazione relativa alle due opere e ne hanno riscontrato la presumibile falsità attraverso l’acquisizione di alcuni pareri preliminari rilasciati da esperti d’arte di rinomata professionalità.

Gli accertamenti sulla documentazione a corredo (certificati di autenticità e provenienza), privi di autorevolezza dal punto di vista scientifico e pieni di passaggi contraddittori, hanno completato il quadro investigativo che è stato condiviso dall’autorità giudiziaria portando all’emissione di un decreto di sequestro che ha riguardato un dipinto olio su tela cm 65×70 titolato “Hannelore”, provenienza eredità giacente del Tribunale Civile di La Spezia; un dipinto olio su tela cm 62,5 x 40 titolato “Donna con cappello”, provenienza proprietà privata di una famiglia di Reggio Emilia.

Contestualmente a Roma e Spoleto sono stati eseguiti due decreti di perquisizione a carico del presidente dell’Istituto Amedeo Modigliani di Spoleto (“procacciatore” delle opere) e del curatore della mostra (autore anche delle certificazioni di autenticità), entrambi indagati per contraffazione di opere d’arte.

Nel corso delle operazioni è stata trovata molta documentazione cartacea relativa all’organizzazione della mostra ed alla provenienza delle opere sequestrate, è stato sequestrato materiale informatico e 27 beni d’arte di pregio verosimilmente contraffatti (di cui 3 opere grafiche di Modigliani e 24 dipinti di Picasso, Chagall, De Nittis, Boldini, Dalì e Guttuso) nascosti in un’autovettura nella disponibilità di uno degli indagati, su cui sono in corso ulteriori accertamenti.

Il controvalore delle due opere sequestrate al Palazzo Bonocore di Palermo, qualora fossero immesse sul mercato come autentiche, potrebbe raggiungere cifre considerevoli che, se quantificate avendo riguardo alle polizze assicurative stipulate sulle tele, ammonterebbero a 9 milioni di euro l’una. Il controvalore dei beni sequestrati nelle residenze degli indagati, qualora immessi sul mercato come autentici, supera i 5 milioni di euro.