Spaccavano arti per truffare le assicurazioni: c’è stato anche il morto

Il caso di un tunisino trovato senza vita sulla strada

APR 15, 2019 -

Roma, 15 apr. (askanews) – Finti incidenti per truffare le assicurazioni, arrivando perfino a gravissimi danni fisici come mutilazione degli arti e fratture. Spaccavano i femori lanciando dischi di ghisa come quelli usati nelle palestre, e in certi casi le vittime erano consenzienti. Era questo il cuore del gruppo criminale scoperto dalla Polizia di Stato a Palermo e che ha portato al fermo di 34 persone. Gli accertamenti hanno permesso di ricostruire appieno la triste vicenda che aveva coinvolto un cittadino tunisino trovato morto su una strada alla periferia di Palermo e per la quale erano già state fermate altre persone lo scorso agosto.

La causa del decesso dell’immigrato, all’inizio, era stata individuata come conseguenza di un sinistro stradale ma in realtà era stata determinata dalle fratture multiple causate dagli appartenenti all’associazione criminale al fine di inscenare un finto incidente con il fine di lucro.

int4