Italia-Cina, Via della seta? Landini: continua a mancare l’Europa

"Bisogna avere idea di quale sia piano industriale dell'Italia"

MAR 28, 2019 -

Zugliano (UD), 28 mar. (askanews) – “Bisogna capire di cosa stiamo parlando e cioè del fatto che nel 2013 la Cina ha deciso di investire un sacco di miliardi in giro per il mondo e si è aperta un dibattito che sta mettendo in discussione gli equilibri che c’erano prima. Non a caso di fronte a questa azione che fa la Cina vediamo i dazi di Trump; siamo di fronte ad una fase in cui è in discussione quello che era l’equilibrio economico, politico e commerciale che c’era prima, una guerra commerciale senza precedenti”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, a margine di un incontro a Zugliano (UD), rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano un parere in merito al progetto ‘Via della Seta’. “Il punto che vedo è che continua a mancare l’Europa. Di fronte a Paesi come la Cina, l’India, la Russia e gli Stati Uniti noi siamo ancora di fronte al fatto che l’Italia fa le sue cose, la Francia le sue, la Germania le sue e manca una dimensione europea” ha sottolineato Landini.

“Da un certo punto di vista quindi io credo che il problema non sia semplicemente cosa è stato fatto in questo o in quel provvedimento, perché io non sono contrario agli investimenti nemmeno se sono cinesi, il punto è come si fanno, all’interno di quale progetto e politica industriale. In questa fase – ha aggiunto il segretario della Cgil – c’è bisogno di costruire l’Europa e trovo singolare quelli che pensano di fare i muri e di discutere con la Cina quartiere per quartiere o comune per comune. Bisogna avere un’idea di quale sia il piano industriale dell’Italia in Europa, di quale mobilità si pensa, sapendo che quella della ‘Via della seta’ non è solo una questione commerciale ma dietro ci sono anche elementi di strategia e credo che sarebbe molto importante ribadire che negli accordi che si stringono con qualsiasi Paese serva porre con più forza, come ha detto il presidente della Repubblica, il problema dei diritti civili, dei diritti del lavoro e la qualità della vita”. “Non c’è solo il profitto ma debbono tornare ad esserci le persone” ha concluso Landini.