Teatro Eliseo, Barbareschi: avviso garanzia? Fiducia in giudici

Intervista a 'La Verità' dell'attore e regista

MAR 3, 2019 -

Roma, 3 mar. (askanews) – “Avviso di garanzia per traffico di influenze? Confido nell’opera della magistratura. Anche perché quale sarebbe il reato? Il fatto che passo il tempo a tentare di convincere i politici che la cultura ha bisogno di finanziamenti? È una cosa quasi comica. L’Eliseo è un Tric, un Teatro di rilevante interesse culturale, ce ne sono 18 in tutta Italia, costa 5,6 milioni all’anno, un terzo del Piccolo di Milano e la metà del Teatro Argentina di Roma”. Così spiega Luca Barbareschi, attore, regista e direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma, in una intervista al quotidiano ‘La Verità’.

“Improvvisamente – prosegue Barbareschi – dal 2015 il contributo del Fus (Fondo unico dello spettacolo) si è ridotto a un terzo dell’entità precedente, proprio mentre si avvicinava il centenario. Abbiamo parametri di qualità uguali o superiori a quelli di teatri che ricevono ben più di noi. Sono stanco di prendere lezioni di morale da chi paga gli attori in nero. Se la finanza controllasse i borderò di tutti rideremmo parecchio. Sfido i miei colleghi dei teatri lirici e non a un confronto dal vivo in televisione su questi argomenti. Scommetto che nessuno si presenterà”.

Barbareschi poi aggiunge: “Quando facevo politica in An ci ho creduto, in questi temi, ma poi tutto si è impantanato. Siamo stati commissariati dall’Europa con Mario Monti. Quelli che mi davano lezioni di bon ton democratico, Italo Bocchino e Gianfranco Fini, mi pare abbiano qualche problema. Tornerei domani in politica se esistesse la possibilità di farla sul serio. Salvini è uno che non vende fumo. Siccome è un campo che non conosce, non parla di cultura e di cinema. L’Eliseo è un laboratorio culturale del Paese. Luoghi come questi sono carne viva, determinano la qualità della convivenza civile. Credo che questo discorso Salvini e il premier Giuseppe Conte lo capiscano molto bene”. (Segue)