De magistris a Radio2: mamma e papà di Renzi? Una brutta storia

"Sulla questione morale non è mai stato un esempio"

FEB 19, 2019 -

Roma, 19 feb. (askanews) – Il padre e la madre e la mamma di Matteo Renzi agli arresti domiciliari: “Brutta storia. Brutta storia. A me fa piacere aver sconfitto Renzi politicamente, quando aveva il 42% dei consensi. Nell’agosto del 2014 proclamammo Napoli città derenzizzata. Io non godo mai delle vicende giudiziarie, ho fatto il magistrato, ho grande rispetto, fino a quando non si arriva a condanna definitiva non si è colpevoli, anzi si è innocenti. Però sulla questione morale Renzi non è stato mai un esempio per il nostro Paese. Non è stato netto. E se oggi ci troviamo un governo così nero è soprattutto responsabilità di chi ha governato molto male il forte consenso che aveva”. Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format “I Lunatici”, condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta ogni notte dall’1.30 alle 6.00 del mattino.

Il primo cittadino partenopeo è poi tornato sul referendum legato all’autonomia di Napoli: “Questa storia che fa sembrare che i meridionali siano la zavorra del Paese deve finire. Io credo molto in una Italia unita e coesa che valorizzi tutte le autonomie. Stiamo lavorando sull’autonomia della città. Abbiamo fatto un manifesto, abbiamo fatto una delibera con cui abbiamo approvato il manifesto Napoli città autonoma qualche mese fa, stiamo lavorando su una criptomoneta da tempo, vogliamo dimostrare che si può costruire una Italia in cui se al Nord rivendicano più autonomia, in questo caso differenziata, noi lavoriamo per una autonomia totale. I meridionali da sempre contribuiscono con lavoro, solerzia e fatica alle sorti del nostro Paese. E noi non siamo contro il Nord. Io amo l’Italia, amo Napoli, sono un uomo del Sud ma non sono mai contro qualcuno”.

Sulla questione migranti: “Mi fa molto piacere, lo dico da laico, essere in compagnia di Papa Francesco. I porti sono aperti, noi che siamo una città di mare sappiamo cosa sia la sofferenza. Ce la prendiamo con il sistema, non con i più deboli. Salvini ci vuol far credere che l’infelicità del nostro Paese sia dovuta a cinquanta persone che stanno in mezzo al mare. Quella che sto percorrendo per noi non è solo una strada giuridica, ma una strada di umanità”.

Su Gomorra: “Sta uscendo la quarta stagione? Napoli negli ultimi due anni è il set cinematografico più richiesto d’Italia. Per noi va bene tutto ciò che è cultura. Non va bene invece quando si vuole imprimere la narrazione che Napoli oggi sia Gomorra, o la Paranza dei Bambini. Questo è un pezzo che esiste della città, un pezzo che noi piano piano stiamo sconfiggendo, perché la città ha scelto cultura, bellezza, turismo, rinascita e giustizia sociale. Su questo la città ha già scelto e certe volte le narrazioni che fa anche Saviano non ci convincono. La Paranza dei Bambini? Chi vede questi film, al di là della questione artistica, ha la sensazione che quella sia Napoli. Napoli invece ha meno reati di Roma e Milano. Non è il paradiso terrestre, per carità. Ma è una città in cui camminando si respira un’aria di vivacità e addirittura sicurezza, perché c’è sempre più gente che è per strada. Quella narrazione certe volte è ingiusta. E contribuisce anche Saviano, che oggi non è più in grado di raccontare Napoli, perché lui a Napoli non ci vede più”.

Sul Pd: “Non mi dispiacerebbe un domani poter dialogare con un Partito Democratico diverso. Tra quelli che sono in pista quello che potrebbe apparire con qualche segnale di cambiamento è Zingaretti. Non mi dispiacerebbe un domani poter avere un dialogo, che non significa alleanza, con un partito che si voglia veramente rinnovare”.