Corruzione e appalti Inps, 35 persone a giudizio

Prosciolto amministratore delegato di Postel

GEN 9, 2019 -

Roma, 9 gen. (askanews) – Un “sodalizio criminoso” che si era sviluppato nell’Inps/Inail “facendo aggiudicare gli appalti a imprese designate” e “ricevendo in contropartita ingenti somme di denaro e utilità economiche”. Era questo il quadro, secondo gli inquirenti della Procura di Roma, proposto dal gruppo di funzionari e imprenditori individuato nel luglio 2016 all’interno dell’Inps. Ed oggi il gup Giulia Proto ha disposto il processo per 35 persone, tra cui l’ex direttore generale dell’ente pubblico, Vittorio Crecco, in carica dal 2004 al 2009.

Il giudice ha invece assolto completamente Giovanni Ialongo, presidente di Postel, e che è stato difeso dagli avvocati Cesare Placanica e Dario Buzzelli. Nei confronti del manager le accuse sono cadute perché è stato ritenuto che non sia stato commesso alcun fatto di natura penale. Sotto processo è però andato il cosiddetto ‘faccendiere’ Raffaele Pizza, che in una intercettazione sosteneva di aver fatto avere a Cracco l’incarico al vertice dell’Inps per intercessione di Silvio Berlusconi.

Secondo l’inchiesta del pm Stefano Rocco Fava c’erano una serie di società ‘cartiere’ che ruotavano attorno alla gestione del contact center dell’Inps e dell’Inail. Stando sempre all’impianto dell’accusa i contratti di subappalto servivano per “spicciare un po’ di soldi”. Per esempio “davano 100 e gli restituivano 80 in contanti”, spiegava in una conversazione del novembre 2014 il commercialista Alberto Orsini.