L’antica paura degli uomini

GEN 8, 2019 -

Roma, 8 gen. (askanews) – (di Paolo Federico, 15 anni)

La prima donna del mondo cristiano-giudaico è Eva, donna che condanna l’intera umanità ad essere cacciata via dal paradiso terrestre. La stessa storia con differenti sfumature si ripete con Pandora, la prima donna per il mondo greco antico, la quale, aprendo il suo vaso, scatena la sofferenza sulla terra. La Dea simbolo delle donne dell’antica Roma è Tacita muta, alla quale Zeus taglia la lingua perché parlava troppo ed a sproposito. La religione e la mitologia invitano troppo spesso a considerare la donna come causa di ogni male e quindi un pericolo. Gli stessi testi epici dell’Iliade e dell’Odissea, con personaggi come Elena, Briseide, Circe, le sirene, mettono in guardia l’uomo sulla pericolosità della donna.

Ma qual è la motivazione di tanta antica paura, nei confronti della donna, da far durare il dominio di un sesso su un altro fino a oggi in tutti gli ambienti sociali, lavorativi e religiosi? La risposta è difficile da trovare. Ma una cosa è certa: le donne hanno più capacità mentali degli uomini.

Oggi Germania e Inghilterra hanno capi di governo donne. In Francia e negli Stati Uniti, Hillary Clinton e Marine Le Pen hanno perso di poco le presidenziali. La realtà è forse che siamo noi uomini ad essere inferiori? Ogni essere vivente nasce dal corpo di un essere femminile. Gli uomini non avranno mai la capacità di contenere nel proprio corpo la vita. È questo forse quello che bisognerebbe spiegare a quelle nazioni che vietano alle donne di partecipare alla vita politica e sociale.

“Per tutte le violenze consumate su di lei, per tutte le umiliazioni che ha subito, per il suo corpo che avete sfruttato, per la sua intelligenza che avete calpestato, per l’ignoranza in cui l’avete lasciata, per la libertà che le avete negato, per la bocca che le avete tappato, per le sue ali che avete tarpato, per tutto questo: in piedi, signori, davanti ad una Donna!” (William Shakespeare)