La dinamica dell’agguato al bus dei napoletani che ha fatto un morto e 4 feriti

Il questore di Milano: "Azione squadristica e premeditata"

DIC 27, 2018 -

Milano, 27 dic. (askanews) – Una “azione squadristica” messa in atto da un centinaio di tifosi dell’Inter, insieme a delegazioni di ultras provenienti da Varese e Nizza. L’assalto ai tifosi del Napoli, in viaggio verso San Siro per Inter-Napoli di Serie A, è stata una azione “premeditata” che ha poi causato la morte di Daniele Belardinelli, ultras interista morto stamattina in ospedale dopo essere stato travolto da un suv che viaggiava in via Novara. A spiegare la dinamica dei fatti è stato il questore di Milano, Marcello Cardona.

I tifosi del Napoli, sui van verso San Siro, a due chilometri dallo stadio, tra le 19:30 e le 19:50, sono stati aggrediti da un centinaio di ultras avversari che con catene, spranghe e bastoni hanno alimentato gli scontri. Durante i tafferugli, si è scatenato un fuggi fuggi che ha spinto Belardinelli nell’altra corsia di via Novara, in direzione opposta rispetto a quella in cui si dirigevano i napoletani diretti a San Siro. L’ultras, 35 anni di Varese, è stato investito da un suv ed è morto stamattina all’ospedale San Carlo per le ferite riportate. Al momento è ignota l’identità di chi fosse alla guida dell’automobile.

La polizia, invece, ha identificato alcuni autori dell’aggressione che ha causato il ferimento, lieve, di quattro tifosi del Napoli. Gli agenti, dopo una decina di perquisizioni nella notte tra Milano e Varese, hanno arrestato tre ultras dell’Inter. Per altri è previsto un Daspo definito “durissimo” dal questore Cardona. Tra i provvedimenti in arrivo, c’è la richiesta di chiusura della curva dell’Inter fino a fine marzo e c’è la volontà di vietare le trasferte dei nerazzurri per tutta la stagione in corso. Cardona ha spiegato di essersi sentito in mattinata con il capo della Polizia, Franco Gabrielli, che era “indignatissimo per i fatti”. Per questo, saranno richiesti “provvedimenti unici, ma rigorosi e che siano monito per tutti”, ha concluso il questore di Milano.

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