/Statale a Expo, Franzini: progetto abbia valenza internazionale

Non è solo trasferimento, sennò si poteva restare a Città Studi

OTT 1, 2018 -

Milano, 1 ott. (askanews) – Il nuovo campus delle facoltà scientifiche dell’università Statale di Milano in zona Expo è un progetto che “deve avere una valenza internazionale e creare prospettive nuove”, non limitarsi ad un semplice spostamento da Città Studi: lo ha detto il nuovo rettore Elio Franzini che da oggi, 1° ottobre, succede alla guida dell’Ateneo a Gianluca Vago. “Io continuo a ripetere che se parliamo di Expo solo come mero trasferimento allora potevamo rimanere con qualche migliorìa dove eravamo prima. Il progetto di Expo deve avere una valenza di carattere internazionale e quindi deve creare prospettive nuove, non ripetere le vecchie che abbiamo già visto all’opera per cent’anni in modo più che ottimo” ha spiegato Franzini a margine della lezione inaugurale del 10decimo Anno Accademico del corso di laurea Magistrale in Scienze Cognitive e Processi Decisionali, prima apparizione pubblica con il rettore uscente.

“Se siamo saliti in alcuni ranking internazionali è perchè Città Studi ha funzionato, non è che non si sia fatto nulla nè che sia un luogo desolato da abbandonare, è un territorio che ha prodotto molto e che può produrre ancora molto. A parte che abbiamo delle proprietà immobiliari sul terreno di città studi, non possiamo dimenticarle nè la nostra storia connessa a queste proprietà” ha aggiunto.

Parlando dell’ipotesi di non far trasferire la facoltà di matematica, Franzini ha commentato: “Matematica è la più semplice di tutti i problemi, perchè è isolata, non ci sono problemi di carattere strutturale, possono stare lì hanno la loro enclave, il problema è per quelle strutture che condividono servizi e centraline di servizi, quindi sono quelli posti in via Celoria. Matematica peraltro è un edificio demaniale non nostro, non potremmo neanche venderlo”. “Mi auguro che la facoltà possa rimanere in quel luogo senza problemi, mi sembra che la volontà espressa da matematica sia stata chiara e decisa. Il problema è squisitamente didattico, quando ci sarà il trasferimento di tutte le facoltà scientifiche o di gran parte ad Expo mi chiedo come faranno i matematici a vivere in metropolitana dal momento che i corsi sono obbligatori in tutti quanti i corsi di studio di quella che fu la facoltà di scienze” ha detto Franzini.

Frazionare le facoltà scientifiche collocandole in luoghi fisici distanti, lasciando alcune a Città Studi e portando le altre nel nuovo campus, secondo Franzini potrebbe essere un rischio per gli studenti. “Sicuramente il vero problema è questo, il frazionamento dell’attuale Città studi in realtà didattico-scientifiche troppo diverse tra loro, ma è altrettanto vero che le facoltà scientifiche non solo un unicum, le scienze al loro interno alcune hanno particolari interrelazioni, altre ne hanno meno” ha detto.